Bianchi (Confesercenti): “No all’aumento sulle bollette dei rifiuti, la politica intervenga per evitare ulteriori oneri sulle imprese”

FIRENZE – Il presidente Confesercenti Metropolitana di Firenze, Claudio Bianchi, interviene sul paventato aumentato “addirittura del 6,6%, della tariffa dei rifiuti; a deciderlo è stata l’assemblea dell’Ato, l’autorità di ambito di Toscana centro, dove ci sono i rappresentanti dei Comuni. Alcune amministrazioni comunali hanno deciso di scaricare gli aumenti interamente sulla Tari; altri, tra i […]

FIRENZE – Il presidente Confesercenti Metropolitana di Firenze, Claudio Bianchi, interviene sul paventato aumentato “addirittura del 6,6%, della tariffa dei rifiuti; a deciderlo è stata l’assemblea dell’Ato, l’autorità di ambito di Toscana centro, dove ci sono i rappresentanti dei Comuni. Alcune amministrazioni comunali hanno deciso di scaricare gli aumenti interamente sulla Tari; altri, tra i quali Firenze, hanno deciso di farlo solo parzialmente e altri ancora compenseranno con fondi propri tutta la cifra da versare al gestore, cioè Alia, per non incidere sulle bollette a carico di cittadini e imprese”. 

“E’ inaccettabile, soprattutto in questo momento, un incremento dei costi delle bollette a carico delle imprese e dei cittadini, – dice Bianchi – ci chiediamo soprattutto il perché di questi aumenti; soprattutto a fronte di una diminuzione della quantità dei rifiuti (45 mila tonnellate in meno) anche a seguito della pandemia da Covid-19. Pur essendo consapevoli dei costi generali di gestione del servizio dei rifiuti, non possiamo accettare che le conseguenze di una gestione problematica di cui non se ne conoscono bene i dettagli vengano scaricati sulle imprese e più in generale sui cittadini”.

“Tutto questo risulta ancora più grave in questo momento storico in cui le aziende combattono ogni giorno per la sopravvivenza e per una ripartenza concreta, – continua Bianchi – Alia, la società che gestisce il servizio, dovrebbe trovare le risorse mancanti non sugli aumenti ma su una razionalizzazione dei costi, attraverso la presentazione di un piano diverso e sostenibile. Ci conforta che alcuni Comuni non abbiano condiviso questa decisione; come associazione chiediamo alle amministrazioni di farsi carico, attraverso risorse proprie, di questi eventuali aumenti e di non arrivare ad una stangata sulle bollette di imprese e cittadini”.

“E’ necessario cambiare il paradigma che vede nell’aumento delle tasse un rilancio dell’economia, non possono essere le aziende a pagare per questioni gestionali e per deficit infrastrutturali, – prosegue il presidente Confesercenti – il fatto che le nostre tariffe siano in linea con la media nazionale non può essere un alibi; perché non tiene conto delle variabili che riguardano la quantità prodotta di rifiuti e la qualità del servizio. Il nostro territorio e le nostre imprese hanno dato molto per il potenziamento della raccolta differenziata, anche in termini di impatto ambientale; hanno messo in campo azioni virtuose che devono essere tenute in considerazione”.

“E’ fondamentale ripensare le politiche relative al ciclo dei rifiuti,– conclude Bianchi – chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto anche in funzione della situazione economica generale; le imprese in questo momento non sono in grado di sostenere aumenti dei costi di nessun tipo; è illusorio anche solo immaginarlo, e questo ragionamento vale anche per le famiglie”.