Bianchi (Confesercenti): “Non Basta. Le imprese hanno bisogno di maggiore sostegno e risposte concrete”

FIRENZE – Come era prevedibile, l’approvazione del Decreto sostegni ha provocato subito la reazione delle associazioni di categoria. E, per quanto riguarda la Confesercenti, dopo le parole di ieri sera del presidente regionale Nico Gronchi, oggi è la volta di Claudio Bianchi, presidente Confesercenti Firenze. “Purtroppo sono state confermate le previsioni della vigilia. Poco, troppo […]

FIRENZE – Come era prevedibile, l’approvazione del Decreto sostegni ha provocato subito la reazione delle associazioni di categoria. E, per quanto riguarda la Confesercenti, dopo le parole di ieri sera del presidente regionale Nico Gronchi, oggi è la volta di Claudio Bianchi, presidente Confesercenti Firenze. “Purtroppo sono state confermate le previsioni della vigilia. Poco, troppo poco, – ha detto Bianchi – sarà dato alle imprese del commercio, del turismo e della ristorazione che sono state costrette alla chiusura o comunque al rispetto di limitazioni stringenti negli ultimi, lunghissimi 12 mesi. Occorre dare seguito, quanto prima, al già annunciato ulteriore scostamento di bilancio, per mettere immediatamente in campo nuove risorse solo ed esclusivamente per la piccola e media impresa. Ci aspettiamo inoltre, al più presto, un provvedimento di taglio e/o calmierazione degli affitti, che vada a colpire la rendita e favorire al contempo le attività”.

“Se non verranno immediatamente adottati questi due ulteriori provvedimenti, – ha aggiunto Bianchi – si sancirà, di fatto, la fine irreversibile di migliaia di piccole imprese, con tutte le immaginabili conseguenze sul fronte occupazione, Pil e della stabilità finanziaria del paese. Non possiamo assistere alle perdita e scomparsa silenziosa delle nostre aziende, degli investimenti e del lavoro di tutta una vita. Non solo, le conseguenze saranno nefaste anche per le nostre città e centri urbani: con la chiusura di tante attività di vicinato sarà messa a repentaglio la sicurezza e vivibilità dei territori; dove le imprese svolgono un importante ruolo di presidio sociale”.

“A questo punto ci aspettiamo, su entrambe le questioni, risposte positive e celeri. Non c’è più tempo! Le aziende – dopo ormai dodici mesi di start & stop – sono al limite, come è evidente a tutti. Ora è il momento di dare delle risposte chiare e concrete: siamo in attesa ormai da mesi di un provvedimento di ristoro, sia per quello che si è perso nel 2020 che per quello che si sta perdendo ora. Le nostre imprese hanno la necessità di programmare il lavoro dei prossimi mesi”.

“Chiediamo, inoltre, – ha concluso Bianchi – che avvenga un’accelerazione sul piano dei vaccini; è necessaria una campagna vaccinale che proceda velocemente ed efficacemente per poter abbassare il numero dei contagi e dei decessi. Vogliamo poter lavorare applicando le regole e i protocolli di sicurezza approvati. Chiediamo rispetto e dignità per il nostro lavoro”.