Bilancio di previsione, Campi a Sinistra salva soltanto il Programma delle opere pubbliche: “Serve più coraggio”

CAMPI BISENZIO – Ieri il consiglio comunale ha discusso e votato il bilancio preventivo per il 2021 e tutte le delibere connesse: dal Piano delle alienazioni al Documento unico di programmazione, dalle nuove aliquote Imu al Programma delle opere pubbliche. E sul bilancio appena approvato è intervenuto Lorenzo Ballerini, capo gruppo di Campi a Sinistra. […]

CAMPI BISENZIO – Ieri il consiglio comunale ha discusso e votato il bilancio preventivo per il 2021 e tutte le delibere connesse: dal Piano delle alienazioni al Documento unico di programmazione, dalle nuove aliquote Imu al Programma delle opere pubbliche. E sul bilancio appena approvato è intervenuto Lorenzo Ballerini, capo gruppo di Campi a Sinistra. “Come gruppo consiliare Campi a Sinistra – dice – abbiamo espresso la nostra contrarietà su tutto l’impianto delle proposte a eccezione del Programma delle opere pubbliche previsto per i prossimi anni. Quello approvato, infatti, è un bilancio che manca di visione e di coraggio, ma soprattutto di quelle risposte concrete ai bisogni sociali che esploderanno nei prossimi mesi con il perdurare della crisi e l’annunciato via libera a sfratti e licenziamenti”.

“Abbiamo chiesto per questo – continua Ballerini – un impegno maggiore sulla spesa sociale, un aumento dei fondi destinati al contributo affitto così come al sostegno diffuso per le fasce più deboli. È impensabile non aumentare le risorse rispetto all’anno precedente quando tutti siamo consapevoli di trovarci nella più grande crisi economico sociale dal dopoguerra. Sull’Imu abbiamo proposto aliquote differenziate e puntuali: aumentare quelle relative alle case sfitte da più anni, agevolare invece chi mette la propria abitazione a canone agevolato. È quanto mai necessario conoscere il patrimonio abitativo sfitto del nostro territorio e avviare una politica che miri a non lasciare nessuna casa vuota e nessuna famiglia senza una casa. Lo stesso ragionamento lo abbiamo fatto riguardo contributi e bonus: la scelta di non far pagare l’asilo nido anche a chi possiede un Isee di 50.000 euro è sbagliata. Quei soldi, messi a disposizione dal Miur, potevano e dovevano essere spesi in maniera diversa: riducendo fino ad annullare la quota per le fasce Isee più basse e utilizzando il resto per ripristinare il servizio di pre/post scuola. Chi ha tanto deve pagare, chi non ha nulla no”.

“Infine, ma non per ultimo, – conclude Ballerini – abbiamo ribadito che il nostro territorio non è in vendita. È necessario togliere dal piano delle alienazioni la porzione di terreno all’interno del parco Iqbal per valorizzarlo e ampliarlo, così come gli spazi dell’ex casello idraulico dovrebbero diventare un progetto pilota di auto recupero per offrire un nuovo spazio alla cittadinanza. Lo ripetiamo da tempo, adesso è il momento di scelte coraggiose. Questo è il ruolo della politica, questo vuol dire a nostro avviso governare”.