Bilancio. Mengato (FdI) “La Tari non si abbassa anche se aumenta la raccolta differenziata dei rifiuti”

SESTO FIORENTINO – “Dal bilancio di previsione 2022-2024 discusso lo scorso giovedì in consiglio comunale, la prima cosa che salta all’occhio e fa drizzare le antenne- spiega il capogruppo di FdI, Stefano Mengato – è come l’amministrazione comunale parta con un deficit di 9 milioni, debito creato nelle precedenti amministrazioni a causa di un cambiamento […]

SESTO FIORENTINO – “Dal bilancio di previsione 2022-2024 discusso lo scorso giovedì in consiglio comunale, la prima cosa che salta all’occhio e fa drizzare le antenne- spiega il capogruppo di FdI, Stefano Mengato – è come l’amministrazione comunale parta con un deficit di 9 milioni, debito creato nelle precedenti amministrazioni a causa di un cambiamento della normativa allora in corso, che ammontava a 15 milioni circa, da ripianare in 29 anni e che impegna l’amministrazione con oltre 500.000 l’anno. C’è da capire perché l’importo fosse cosi alto, considerando che comuni di dimensioni come il nostro esponevano importi derivanti dal cambio normativa… decisamente più bassi”.

FdI sottolinea da un lato l’aumento della differenziata dei rifiuti a Sesto e dall’altro la Tari che resta stabile e non diminuisce: “Nel Documento Unico di Programmazione – dice Mengato – è emerso come Sesto Fiorentino sia un Comune che differenzia molto, ben l’85% dei rifiuti, ma non sappiamo quanto viene poi veramente riciclato, con un costo molto più alto rispetto al precedente sistema, che di fatto non consente la diminuzione della Tari a carico dei cittadini sestesi. Inoltre nello stesso documento troviamo un titolo ‘La città che cambia’, in cui si parla della pianificazione del territorio, in particolare di più verde, meno emissioni di Co2 e maggiore tutela dell’ambiente”. 

“Dunque l’auspicio – conclude Mengato – è che si faccia il possibile per cambiare la rotta che era stata tenuta dalla precedente consiliatura, anche grazie alla presenza in maggioranza di una lista come Ecolo’, che ha fornito a questa giunta anche l’assessore all’ambiente. Rotta che voglio ricordare, ha portato alla distruzione di un viale storico (viale XX Settembre) dove sono stati tagliati ben 52 tigli sani, distruggendo ciò che con impegno la famiglia Ginori aveva realizzato, e dando seguito a forti reazioni da parte dei cittadini e del Comitato per la tutela degli alberi. Non dimentichiamoci anche la variante urbanistica, la quale prevede l’abbattimento di 158 alberi e la cementificazione di un’importante area verde per la città (area Ginori), in cui è stata pianificata la realizzazione dell’ennesimo supermercato, proprio accanto ad un museo storico. Che peraltro non si capisce il motivo per il quale sia ancora chiuso, visto che potrebbe dare vita a nuove opportunità di turismo culturale e ad occupazioni lavorative per una città come Sesto”.