Bini Smaghi: “ChiantiBanca, non si può tornare al passato”

FIRENZE – Il presidente di ChiantiBanca Lorenzo Bini Smaghi, candidato alla conferma alla presidenza con la “Lista CdA presidente Bini Smaghi” nelle elezioni che si svolgeranno durante l’assemblea di domenica 14 maggio all’Obihall di Firenze, ha incontrato i soci a Siena, Pistoia e San Casciano, nell’ambito di un tour di ascolto e confronto. Un tour che […]

FIRENZE – Il presidente di ChiantiBanca Lorenzo Bini Smaghi, candidato alla conferma alla presidenza con la “Lista CdA presidente Bini Smaghi” nelle elezioni che si svolgeranno durante l’assemblea di domenica 14 maggio all’Obihall di Firenze, ha incontrato i soci a Siena, Pistoia e San Casciano, nell’ambito di un tour di ascolto e confronto. Un tour che lo porterà martedì 9 maggio, alle 18, nel Salone della Misericordia di Carmignano per un ulteriore momento di incontro con la base sociale.

Queste le dichiarazioni di Bini Smaghi, che ha ascoltato con grande attenzione e risposto a domande e interventi. “Sono in giro per incontrare soci e spiegare cosa sta succedendo. La banca ha fatto pulizia, sta in piedi, ma deve stare molto attenta per i prossimi anni. Le dimissioni dei consiglieri non hanno a che fare con le rettifiche ma con questioni che arrivano dal passato. Avremmo potuto andare avanti lo stesso, ma in un anno così drammatico e di fronte a un bilancio ‘di pulizia’, abbiamo deciso di ripresentarci tutti per dare modo ai soci di decidere. Sono infatti i soci, e solo loro, che hanno il compito di decidere chi li amministra: è una scelta importante in questo nuovo scenario bancario, quindi è importante che i soci siano informati, che abbiano fiducia nei dati di bilancio che vengono forniti, la sicurezza che questi dati siano corretti e che non cambino tra pochi anni”.

“Su alcuni principi siamo tutti d’accordo: vogliamo essere una banca cooperativa, radicata nel territorio. Abbiamo fatto una scelta unanime nel dicembre scorso, di andare con il Trentino per evitare le sovrapposizioni con le altre BCC in Toscana, l’abbiamo fatto negli interessi dei lavoratori, dei clienti e degli sportelli. È l’unico modo per salvaguardare il nostro spazio vitale. Il tracciato che abbiamo fatto insieme è lineare e definito, non capisco il senso di rimetterlo in discussione se non per motivi che esulano dagli interessi della banca, dei soci, dei clienti e dei territori. I soci non accettano interferenze esterne, nemmeno da parte della Federazione. Sono loro a decidere il futuro di ChiantiBanca, perche la banca è loro. Per tutti questi motivi è fondamentale che il maggior numero possibile di soci venga all’assemblea di domenica 14 maggio”.