“Bisenzio in piena, passate la notte ai piani alti”: ma forse era solo una bravata…

SIGNA – Sembra essere stata una bravata di qualcuno, e non un allarme “autentico”, quello lanciato ieri sera poco dopo la mezzanotte quando un’auto è passata per le strade di San Mauro invitando la cittadinanza a passare la notte ai piani alti delle proprie abitazioni a causa delle condizioni meteo avverse e del livello del Bisenzio, che non accennava a diminuire. In base ai riscontri effettuati poco fa, infatti, riscontri che comunque stanno proseguendo, nessuno della macchina organizzativa “ufficiale” (amministrazione comunale, forze dell’ordine, protezione civile) ha elementi in mano per dire che qualcuno sia stato autorizzato a a diramare quel tipo di allarme. Allarme che (basta leggere alcuni dei post scritti nelle ultime ore su Facebook) è stato raccolto da molte persone. Resta il fatto che quelle viste fra ieri e oggi a San Mauro sono scene di un film già visto, con il Bisenzio alto, la gente sulle spallette del ponte a scrutare l’orizzonte e una paura che nella frazione del Comune di Signa è sempre rimasta viva dalla drammatica alluvione del 1966. Allora fu il priore, don Armido Pollai, ad avvertire la popolazione facendo suonare una sirena in parrocchia (tra le foto abbiamo riprodotto anche un articolo di “Paese Sera” del 4 novembre 1986, scritto a vent’anni da quella tragedia) . In questi arcon di tempo, per fortuna, sono cambiate molte cose e benchè ci sia ancora tanto da fare, l’attenzione verso il principale corso d’acqua del nostro Comune, il Bisenzio appunto, è sempre alta. Questa mattina la situazione era leggermente più tranquilla, in attesa però dell’ondata di piena che dovrebbe arrivare nelle prossime ore da Arezzo.