Bonus edilizia, Confartigianato Firenze: “Subito una sanatoria e lo sblocco dei crediti”

FIRENZE – Liberare le imprese dai crediti incagliati per scongiurare migliaia di fallimenti: è l’obiettivo di Confartigianato Firenze, che ritiene non più rimandabile una sanatoria della situazione pregressa. Per farlo, sbloccando risorse non più gestibili sul mercato bancario, le proposte sul tavolo sono molteplici. “Prima di tutto – spiega Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato imprese […]

FIRENZE – Liberare le imprese dai crediti incagliati per scongiurare migliaia di fallimenti: è l’obiettivo di Confartigianato Firenze, che ritiene non più rimandabile una sanatoria della situazione pregressa. Per farlo, sbloccando risorse non più gestibili sul mercato bancario, le proposte sul tavolo sono molteplici. “Prima di tutto – spiega Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato imprese Firenze – serve un intervento straordinario da parte dello Stato che metta in campo un compratore di ultima istanza con il coinvolgimento immediato, ad esempio, di Cassa Depositi e Prestiti e Poste. Poi è necessaria una conversione dei crediti in titoli negoziabili sul mercato”. Misure cruciali che, secondo Confartigianato Firenze, devono essere accompagnate da una sterzata da imprimere al mercato della cessione del credito, così da far ripartire i cantieri. “In questo senso – prosegue Ferretti – è fondamentale ampliare la platea dei cessionari, in modo da favorire un buon assorbimento dei crediti fiscali”. 

“Oltre a questo – aggiunge – è il momento di estendere l’utilizzo della quota di credito d’imposta non fruita e derivante dalla cessione degli sconti in fattura oltre il 2022. Molte imprese che hanno concesso lo sconto in fattura negli ultimi mesi dell’anno 2021, non hanno trovato cessionari disponibili all’acquisto dei crediti. Se non dispongono di capienza fiscale, rischiano di perdere la prima rata annuale per la parte non compensata”. Un’altra partita è poi quella inerente alla riapertura del termine – scaduto lo scorso 29 aprile – per trasmettere le comunicazioni di opzione. In alternativa, fa sapere Confartigianato, potrebbe essere introdotta la possibilità di una “remissione in bonis”. “Infine – conclude Ferretti – proponiamo di sburocratizzare l’istruzione delle pratiche di gestione, snellendo e unificando le procedure, rendendo interoperabili le piattaforme utilizzate dai diversi istituti”.