Brunori (Lega), il programma in cinque punti per rilanciare il commercio

SESTO FIORENTINO – Parte con il commercio la campagna elettorale della Lega annunciando che “da oggi inizieremo a presentare il nostro programma per Sesto 2021, un programma che è frutto dell’appartenenza al territorio più che all’ideologia politica, progetti che riflettono l’amore per la nostra terra ed una visione del futuro che porti ad una svolta […]

SESTO FIORENTINO – Parte con il commercio la campagna elettorale della Lega annunciando che “da oggi inizieremo a presentare il nostro programma per Sesto 2021, un programma che è frutto dell’appartenenza al territorio più che all’ideologia politica, progetti che riflettono l’amore per la nostra terra ed una visione del futuro che porti ad una svolta epocale per Sesto per invertire la rotta dell’inesorabile declino che affligge la nostra città”.

“Sebbene sia innegabile che quello che per tutti è Sesto da generazioni siano quelle quattro strade tra Piazza del Mercato, piazza Ginori e piazza 4 Novembre (o piazza de’ Gobbi che dir si voglia) – spiega Daniele Brunori – ed occorra intervenire significativamente in questa zona, abbiamo pensato a soluzioni che coinvolgano l’intero tessuto commerciale sestese, a prescindere dalla localizzazione”.

“Manca energia a Sesto, un’energia umana e sociale, – prosegue Brunori -l’energia che sprigionava il centro cittadino e che adesso è prerogativa dei centri commerciali decentrati; un’energia, però, che se creata nei centri commerciali, non viene più redistribuita sul territorio ma esce dalla città e finisce per impoverire la città stessa.

Come è stato meritoriamente affermato da associazioni del territorio, come Sesto Acuto, occorre ripensare il centro convogliando l’energia dei centri commerciali nel centro cittadino; rimane paradigmatico ed estremamente lungimirante a riguardo l’intervento del presidente Mannini che già nel 2016 enunciava le criticità e le cause del declino del centro cittadino”

La proposta avanzata dalla Lega si fonda su cinque punti: 1.Sesto-Shop, la app che rivoluzionerà il commercio sestese, 2 Ripensamento del Centro: utilizzare Unicoop e MPS per trainare il commercio locale, con la risistemazione dei locali di proprietà di questi gruppi in via Cavallotti e via Dante da adibire a negozi, 3 Programma di eventi a supporto del commercio locale, con partecipazione negozianti e commercianti sestesi, non di “importazione”, 4 Sicurezza delle strade dello shopping, 5 Misure per facilitare l’arrivo in centro.

Il progresso e la tecnologia non vanno combattuti, ma governati. Il commercio online è in forte crescita, specialmente dopo il Covid – dice Brunori mentre Il commercio tradizionale a Sesto è in crisi. Non si deve ripetere l’errore dei produttori di carrozze che, all’inizio del secolo scorso, costruivano carrozze sempre più accessoriate mentre dalle fabbriche uscivano le prime automobili. Siamo di fronte ad un cambiamento epocale dei pattern di acquisto e consumo. Non si può pensare che la soluzione sia una battaglia donchisciottesca contro Amazon e i giganti dell’e-commerce.Occorre invece sfruttare la strada che è stata aperta a nostro vantaggio. Sesto ha un tessuto di piccolo commercio di grande ricchezza e profondità, realtà storiche, prodotti dall’ottimo rapporto qualità prezzo, prodotti che, però, non arrivano oltre due strade dal negozio, perché non sono on-line. Sesto ha una forte identità territoriale, ai Sestesi piace consumare sestese e farlo sapere. Ma il consumo si basa anche sulla convenienza. L’obiettivo è rendere semplice e conveniente l’acquisto di prodotti di negozi sestesi, renderli a portata di click. Non solo quindi una vetrina o un’indicazione dei negozi convenzionati”.

Per quanto riguarda il centro, la Lega punta ad un “ripensamento coinvolgendo Unicoop e Mps”

“Ripensare il centro con una visione collettiva, – dice Brunori – che è mancata del tutto, con esempi chiari come lo spostamento della biblioteca comunale a Doccia, in un posto difficilmente raggiungibile, solo per recuperare una villa della quale altrimenti non si sapeva che farsene; o la prossima apertura del centro commerciale in area Ginori, che andrà a devastare il tessuto commerciale locale; o, ancora, il degrado in cui è stata lasciata la Galleria Fosco Giachetti, che, a parole, rimaneva punto fondamentale di tutti i programmi elettorali di sinistra. E quando parliamo di visione collettiva, non possiamo che pensare di coinvolgere soggetti di primaria importanza come Unicoop e MPS”. Per la Lega “occorre riportare le persone a passeggiare in centro, a fare lo struscio in via Cavallotti e non solo, con una proposta di commercio, ristorazione ed intrattenimento di alto livello”.

La Lega ritiene necessario “rilanciare gli eventi di Sesto per Sesto”. Tra gli eventi da prendere in considerazione dice Brunori “Festa del Grano, Festa della Primavera, Fiera di fine estate, Festa della Battitura e poi una fiera dell’olio (prodotto di eccellenza del territorio), una della ceramica, magari in gemellaggio con le altre città della ceramica in Italia”. “E basta street food etnico o d’importazione, – dice Brunori – abbiamo una variegata ed importante tradizione culinaria sestese, quella deve essere rappresentata, coinvolgendo la ristorazione e i negozi di alimentari già presente sul territorio. Questi eventi devono essere una promozione per chi ha già dimostrato di credere nel territorio, non per chi viene per sfruttarlo in un’ottica di mordi e fuggi”.

Per la Legail tema della sicurezza è fondamentale per l’intera città, non soltanto per il comparto commerciale”. “Un maggiore pattugliamento coordinato con la polizia municipale e le altre forze dell’ordine – prosegue Brunori – è altresì necessario per garantire una sicurezza che da troppo tempo manca per le strade del centro (e non solo) come riportano le testimonianze dei commercianti esasperati da baby gang e delinquenza comune. L’istituzione del vigile di quartiere è un esempio virtuoso, già applicato con successo da alcune amministrazione di centro-destra, da seguire ed applicare”. Ed infine la mobilità e i parcheggi. “Se vogliamo attrarre visitatori occorre creare le condizioni per accoglierli adeguatamente. I parcheggi devono almeno prevedere 2 ore gratuite in tutte le vie del centro, da raddoppiare in caso di eventi.- prosegue Brunori – La predisposizione di navette gratuite dalla stazione di Sesto inviterebbe ad utilizzare il treno che resta tuttora il modo più veloce per raggiungere Firenze, Prato e Pistoia. Una volta realizzata la tramvia ne auspichiamo un collegamento proprio con la stazione ferroviaria, anche tramite lo stesso servizio di navetta”.