SESTO FIORENTINO – Una mozione per la richiesta dell’installazione di colonnine elettriche e una interrogazione sul vigile di quartiere a Quinto Basso: sono i due atti presentati oggi nella seduta del consiglio comunale dalla Lega. Sulla transazione ambientale, sostiene il capogruppo della Lega Daniele Brunori che “anche a Sesto dobbiamo fare la nostra parte; del resto a noi interessano i problemi dei sestesi, a partire dai problemi di tutti i giorni. Il nostro modo di pensare e di operare sarà sempre improntato alla soluzione del problema: abbiamo un problema, cerchiamo una soluzione. Concretezza, pragmaticità, voglia di aiutare i cittadini. E qual è il problema cui cerchiamo soluzione con questa mozione? Anche a Sesto si stanno diffondendo – ci fa piacere – veicoli elettrici o ibridi, auto ma anche biciclette e monopattini. Sarebbe qualcosa da incentivare, comportamenti virtuosi da appoggiare. Peccato, però, che a Sesto non si trovino colonnine di ricarica, se si eccettuano quelle presenti in piazza Vittorio Veneto, in Piazza Galvani (stazione ferroviaria) e preso il parcheggio di un supermercato”.
“Tutto questo – prosegue Brunori – crea un disincentivo nel cittadino sestese all’acquisto di veicoli elettrici, come crea un disincentivo all’arrivo di visitatori e turisti dotati di veicoli elettrici che non trovano in Sesto, quindi, una città EV friendly. La realtà è che in Italia ad oggi ci sono 25000 punti di ricarica, e, stando alle proporzioni, a Sesto ce ne dovrebbero essere almeno 20/25. Alla luce del fatto che il Pnrr ha stanziato 70 miliardi per la transizione ecologica, e quasi 1 solo per le colonnine elettriche, e che anche la Regione Toscana offre bandi periodici, ci sembra necessario impegnare il sindaco e la giunta a tutte le procedure necessarie per cui non si perda ulteriore tempo e si proceda ad un cambio di passo”. Con l’interrogazione la Lega chiede di “riferire sulla figura del vigile di quartiere introdotta nel 2019, a Quinto Basso per contrastare l’aumento di microcriminalità e degrado nel quartiere”.
“Purtroppo, – conclude Brunori – da segnalazioni arrivateci dai cittadini, ci risulta che questa figura non sia più presente, nonostante che il progetto sia stato finanziato lautamente dalla Regione Toscana, e fossero stati assunti ad hoc alcuni agenti di Polizia Municipale. Quinto Basso è un quartiere ad alta densità abitativa, vi risiedono molti minorenni ma anche molti anziani, guardiamo quindi con preoccupazione alla crescita di episodi di spaccio di stupefacenti sia ai giardini di Piazza della Costituzione, sia in prossimità dell’area ex-Macelli nonché in altre aree del quartiere di Quinto Basso”.