SESTO FIORENTINO – Botta e risposta tra i consiglieri di Per Sesto Guarducci e della Lega Daniele Brunori che risponde al consigliere di maggioranza sulla missione Onu del sindaco e l’intervento dell’esponente della Lega su TikTok. “Siamo alle solite – dice lapidario Brunori – Invece di affrontare i gravi problemi che affliggono la nostra città, come l’aumento dei furti, la salmonella nelle scuole, la rete idrica colabrodo e ora la minaccia della febbre dengue, il sindaco e la sua maggioranza preferiscono occuparsi di questioni internazionali. L’ultima polemica sollevata da Guarducci, in risposta ad un mio video (la sinistra sestese ne e’ evidentemente ossessionata), conferma ancora una volta quanto poco contino i reali problemi dei cittadini di Sesto per chi governa la nostra città”.
“La solidarietà verso il popolo Saharawi è certamente un tema importante, e nessuno lo mette in discussione. – prosegue Brunori -Tuttavia, vorremmo ricordare che ci sono ambiti, come la politica estera, che sarebbe meglio lasciare a chi di competenza, mentre il sindaco dovrebbe concentrarsi sulle priorità di Sesto Fiorentino. Del resto, non è un mistero quanto poco utili siano state le audizioni all’Onu, come quella di Gianassi nel 2012. Il risultato? Nessuno. Sarebbe forse più utile se il sindaco impiegasse lo stesso zelo nel risolvere i problemi che ci colpiscono quotidianamente. E non dimentichiamoci di altre questioni che la maggioranza preferisce ignorare. Prendiamo ad esempio la videosorveglianza: richiesta da numerose associazioni di cittadini, bocciata ancora una volta. Perché? Semplicemente perché parlare di problemi concreti e quotidiani come la sicurezza non fa parte dell’agenda della sinistra sestese. Meglio fare retorica sui temi lontani e di nicchia, che servono solo a distogliere l’attenzione dal totale scollamento dalla realtà che dimostrano quotidianamente”.
“Infine, una nota personale a Guarducci: capisco che la brutta figura fatta in consiglio comunale sull’improvvida bocciatura della nostra mozione bruci ancora. – conclude Brunori -Arrampicarsi sugli specchi è uno sport pericoloso, ma a quanto pare la maggioranza lo pratica con grande dedizione. Peccato che i cittadini, nel frattempo, restino a guardare, attendendo risposte che non arrivano mai”.