Brutto Anatroccolo, tre i vincitori per riqualificare Calenzano

CALENZANO – Tre i vincitori del concorso di idee “Brutto Anatroccolo” per riqualificare Calenzano. La commissione, riunita ieri, ha individuato i tre vincitori a cui sono state aggiunte due menzioni e due menzioni semplici, dei 17 progetti totali presentati. I manufatti da riqualificare erano tre: due cabine elettriche (in via Giusti e a Settimello) e […]

CALENZANO – Tre i vincitori del concorso di idee “Brutto Anatroccolo” per riqualificare Calenzano. La commissione, riunita ieri, ha individuato i tre vincitori a cui sono state aggiunte due menzioni e due menzioni semplici, dei 17 progetti totali presentati.
I manufatti da riqualificare erano tre: due cabine elettriche (in via Giusti e a Settimello) e il casottino alla fermata dell’autobus al ponte alla Marina. E le idee degli architetti sono state tutte originali e significative, con soluzioni che vanno dalla cabina che si trasforma in soldatino, agli ombrelli alla fermata dell’autobus o ad enormi cruciverba che invitano ad “attaccare il cervello”.
Tre i vincitori, che verranno premiati giovedì 3 dicembre alle 16 nell’aula magna del Design Campus inn via Pertini, 93 sono: “Ottone il soldatone” di Cristiano Troccoli di Sesto Fiorentino e Silvia Bartolini di Lastra a Signa; “Bus Stop” di Irene Frittelli di Sesto Fiorentino; “SW4N” (limitatamente al progetto della cabina di Settimello) di Anna Paola Valbusa di Sommacampagna in provincia di Verona e Enrico Antonioli di Verona.
Due le menzioni sono andate a “Ombrelli” di Cristian D’Ambra di Lipari (Me) e Cristina Massimino di Catania “per il forte contenuto artistico e l’aspetto lirico e poetico della soluzione”; “Swan Project” di Davide Tagliabue (Monza) “per l’alto contenuto grafico e l’originalità della soluzione”.
Due le menzioni semplici sono state: “Play Again” di Daniela Di Carlo di Catania “per l’associazione di creatività e riciclabilità della soluzione”; “Attacca il cervello” (limitatamente ai progetti delle due cabine elettriche) di Michelangelo Verdelli di Foiano della Chiana (Ar) e Letizia Tralli di Felonica (Mn) “per l’originalità del verde verticale in chiave ludica”.