Buoni spesa e aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà

SESTO FIORENTINO – Anche i Comuni della Società della Salute fiorentina nord ovest (Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Vaglia), hanno attivato a seguito dell’ordinanza della Protezione civile 658/2000 e attraverso l’assegnazione di risorse specifiche, la possibilità di acquisire buoni spesa e/o pacchi con generi di prima necessità per i […]

SESTO FIORENTINO – Anche i Comuni della Società della Salute fiorentina nord ovest (Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Vaglia), hanno attivato a seguito dell’ordinanza della Protezione civile 658/2000 e attraverso l’assegnazione di risorse specifiche, la possibilità di acquisire buoni spesa e/o pacchi con generi di prima necessità per i nuclei familiari più esposti agli effetti economici dell’emergenza da Covid 19. Per le modalità di concessione dei buoni spesa e dei generi di prima necessità, la Società della Salute fiorentina nord ovest ha approvato uno schema di linee guida per regolare i criteri e le modalità da parte dei Comuni, demandando a ciascun ente la scelta della modalità di attuazione. Sui siti istituzionali di ciascun Comune della zona fiorentina nord ovest sono pubblicati gli esercizi commerciali che sono stati individuati nelle rispettive zone insieme alle modalità di richiesta, distribuzione e consegna dei buoni spesa. Le richieste arrivate in questi giorni sono state molto numerose. Per l’alto numero delle domande, il Comune di Campi Bisenzio, ha deciso di sospendere la presentazione della domanda per consentire agli uffici di istruire le domande e cominciare a distribuire i buoni.

Si tratta di buoni spesa il cui importo mensile varierà in base alla numerosità del nucleo familiare e saranno erogati da un minimo di 160 euro a un massimo di 480 euro. Quanto ai generi di prima necessità si intendono pannolini, pannoloni, assorbenti, prodotti per l’igiene della casa, oppure medicinali e prodotti farmaceutici. Gli aiuti alimentari saranno distribuiti tramite soggetti del Terzo Settore.

Possono essere beneficiari dei buoni spesa famiglie e cittadini con difficoltà economiche per fare la spesa a seguito dell’emergenza sanitaria Covid-19 e il cui componente richiedente è residente o domiciliato (qualora, a seguito del sopravvenire dell’emergenza epidemiologica Covid-19, non sia più potuto rientrare nel comune di residenza) nel comune a cui viene effettuata la richiesta e, in caso di cittadinanza straniera, in possesso di un titolo di soggiorno in corso di validità. Possono fare richiesta sia persone in carico ai Servizi Sociali che non. In particolare possono essere richiesti dai lavoratori dipendenti, sia a tempo indeterminato che determinato e flessibile, che non hanno più un contratto di lavoro o la cui attività è stata sospesa; dai lavoratori autonomi che hanno dovuto sospendere la propria attività in seguito al decreto del 25 marzo; dai lavoratori a chiamata che hanno registrato una forte riduzione della propria attività. Il buono spesa non viene erogato ai nuclei familiari che hanno depositi o conti correnti bancari superiori alle seguenti cifre (considerando il saldo contabile attivo al 31.03.2020): 6mila euro per i nuclei con un componente; 8mila euro per i nuclei con due componenti; 10mila euro per i nuclei con tre o più componenti. L’importo mensile del buono sarà decurtato del valore delle provvidenze economiche a sostegno del reddito familiare quali Reddito di Cittadinanza, Carta acquisti ordinaria, pensione sociale e assegno sociale, pensione di inabilità, contributi economici comunali di sussistenza, nonché ammortizzatori sociali.