CAI: inaugurata la nuova bacheca alla Fonte dei Seppi a Morello

SESTO FIORENTINO – Inaugurata la nuova bacheca del CAI Club Alpino Italiano collocata nel parcheggio della Fonte dei Seppi, principale punto di accesso al parco territoriale di Monte Morello. Si tratta di una bacheca in legno su cui un grande pannello riporta la cartina dettagliata con circa 40 percorsi dedicati alla mountain bike. La creazione […]

SESTO FIORENTINO – Inaugurata la nuova bacheca del CAI Club Alpino Italiano collocata nel parcheggio della Fonte dei Seppi, principale punto di accesso al parco territoriale di Monte Morello. Si tratta di una bacheca in legno su cui un grande pannello riporta la cartina dettagliata con circa 40 percorsi dedicati alla mountain bike.

La creazione e la manutenzione di questi trail in discesa, che sono separati rispetto ai percorsi a piedi, si devono ai gruppi organizzati o ai singoli biker che da tanti anni si occupano di questa ormai non più  nuova modalità di vivere l’ambiente montano.

“Le conseguenze del recente ingresso al nostro interno di molti biker – commenta Stefano Rolle, presidente del CAI di Sesto Fiorentino – che  con grande maturazione hanno superato alcune piccole rivalità nel nome  di un più generale interesse comune, ci sta dando soddisfazioni anche sul tema dello sviluppo turistico del comprensorio, con strutture che ci  contattano per avere suggerimenti in merito a ristorazione e ospitalità. Purtroppo paghiamo però anche il dazio di alcuni Soci che ci hanno  abbandonato, in quanto fermamente contrari all’utilizzo delle mtb. Io  credo che a breve, ed è un fenomeno a cui stiamo già assistendo, in collina e in “mezza montagna” ci saranno più ebike di persone a piedi. Che piaccia o no, probabilmente sarà così. O nascondiamo la testa sotto la sabbia oppure cerchiamo di affrontare e governare il fenomeno. Anche ai tempi delle prime automobili con motore a scoppio c’era chi le derideva, le odiava, le ignorava. Poi, nel bene e nel male, si è visto com’è andato il corso della storia. Quindi, pur senza ricevere contributi pubblici, continueremo nel nostro impegnativo e oneroso compito di tutelare l’ambiente di Monte Morello e la sua fruibilità, sempre rispettando i legittimi interessi dei numerosi proprietari terrieri del nostro monte”.