Calenzano Futura e PD “L’esperienza sestese diversa da quella calenzanese”

CALENZANO – “La riconferma a valanga di Lorenzo Falchi come primo cittadino di Sesto è una notizia che riconcilia con la politica”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Calenzano Futura e PD sulle elezioni amministrative di Sesto Fiorentino. “Conosciamo da parecchi anni il sindaco e i suoi amministratori, – prosegue la nota […]

CALENZANO – “La riconferma a valanga di Lorenzo Falchi come primo cittadino di Sesto è una notizia che riconcilia con la politica”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Calenzano Futura e PD sulle elezioni amministrative di Sesto Fiorentino. “Conosciamo da parecchi anni il sindaco e i suoi amministratori, – prosegue la nota – ci collaboriamo su tutte le principali agende (lavoro, welfare, scuola, infrastrutture, ruolo metropolitano), e apprezziamo quella particolare esperienza di governo locale: aperta, pragmatica, rappresentativa, radicata, tenace e testarda”.

L’esperienza sestese però non sembra potersi applicare a Calenzano: “Con un certo stupore, le cronache registrano il tentativo di Sinistra per Calenzano di inserirsi in quel filone e accreditarsi all’interno di quel percorso, spiegando al resto del mondo le istruzioni per l’uso. – prosegue la nota – Ma chiunque conosca la differenza fra mele e pere sa che l’esperienza sestese e quella di SpC sono confrontabili solo con molta fantasia. Quando due anni fa attivammo un’inedita fase di ascolto popolare con cittadini e associazioni, che avrebbe portato a candidare con grande successo Riccardo Prestini, SpC si pose aprioristicamente fuori da questo processo senza aspettarne neanche gli esiti preliminari: giova peraltro ricordare che, in quel periodo, i suoi esponenti erano ancora in maggioranza”.

d’opposizione, fin da subito l’Amministrazione Prestini ha considerato Spc come interlocutore. – prosegue la nota – Più volte sono stati costruiti momenti importanti di dialogo sia informale che istituzionale, condividendo riflessioni sulle principali partite del nostro Comune. A queste aperture, tuttavia, da parte di SpC non ha fatto seguito alcun atto concreto. Contro ogni grammatica politica, alle aperture della maggioranza – niente affatto scontate né dovute – ha fatto sempre seguito una chiusura netta e seriosamente accigliata: chiusura spesso accompagnata da tono e linguaggio degni di miglior causa, in consiglio comunale e nel paese. Tono e linguaggio sono facilmente reperibili nei verbali, sulla stampa locale e sui social media, e chiunque può formarsi il proprio sereno giudizio. Sorprende perciò questo improvviso richiamo unitario dopo che per due anni SpC ha fatto esattamente l’opposto, evocando vagheggiate aggregazioni alternative contro ogni evidenza empirica e teorica, e raccontando che l’amministrazione Prestini fosse quasi una forza estranea alla storia calenzanese. La torsione del reale è un disvalore, ed è sempre una pratica dannosa. Ciò detto, non ci sfugge l’esigenza di leggere correttamente la situazione nazionale e di interrogarsi sul domani, e come sempre siamo aperti al confronto. Come maggioranza dobbiamo rispettare la piattaforma ideale e programmatica sulla quale i calenzanesi ci hanno scelto, e dobbiamo lavorare affinché la nostra amministrazione realizzi e completi la propria roadmap di consiliatura, ma – nel rispetto rigoroso dei ruoli – si può parlare del futuro”.