Calenzano Futura. “Sostegno alle famiglie durante la scuola sospesa”

CALENZANO – Approvato dal consiglio del 25 maggio un Ordine del Giorno a sostegno dei diritti delle famiglie, dei bambini e dei ragazzi a seguito della sospensione delle attività didattiche. Il documento, presentato dalla maggioranza PD e Calenzano Futura. “L’ordine del giorno – si legge in una nota di Calenzano Futura – ha riscosso durante […]

CALENZANO – Approvato dal consiglio del 25 maggio un Ordine del Giorno a sostegno dei diritti delle famiglie, dei bambini e dei ragazzi a seguito della sospensione delle attività didattiche. Il documento, presentato dalla maggioranza PD e Calenzano Futura. “L’ordine del giorno – si legge in una nota di Calenzano Futura – ha riscosso durante il dibattito l’apprezzamento delle opposizioni che, in parte, hanno espresso un voto favorevole”.

“Riteniamo – prosegue la nota – che a quasi tre mesi dalla chiusura delle scuole e a tre mesi dalla riapertura ipotizzata per settembre, non sia accettabile la situazione di confusione nella quale versa l’intero mondo della scuola. Non è accettabile che, ad oggi, non si abbia una data certa per il rientro a scuola dei ragazzi. Non è accettabile che il Ministero non abbia ancora elaborato e diffuso linee guida e protocolli sanitari da applicare per consentire la ripresa delle attività didattiche in presenza. Tutto questo difronte ad un mondo come quello della scuola, complesso, fatto di soggetti plurali diffusi su molti livelli di governance compreso quello dell’Amministrazione Locale, che non ha mai smesso di interrogarsi, nei limiti delle proprie competenze e funzioni, sul quando e sul come. Soprattutto, riteniamo che la lunga chiusura delle scuole che i ragazzi e le famiglie stanno affrontando, costituisca una grande occasione persa per interrogarci, per riflettere insieme fra istituzioni diverse, famiglie e terzo settore, sulla scuola che vogliamo, sulla funzione della didattica a distanza, pensando, strutturando e testando sul campo metodologie sperimentali, utili sia per affrontare la fase di riapertura e che possano costituire innovazioni importanti nel ‘come facciamo scuola’ nel nostro Paese”.