Calenzano: il Serrone a secco, la siccità irrita il centrodestra

CALENZANO – L’invaso del Serrone, inaugurato nel 2009, sul corso della Marina è in secca. Lo denuncia la consigliere comunale del Gruppo misto Beatrice Simonetti che sottolinea il fatto che la struttura “cofinanziata da Comune, Provincia e Regione doveva costare 651mila euro poi lievitati a circa 1,1 nilioni e la realizzazione fu affidata al Consorzio […]

CALENZANO – L’invaso del Serrone, inaugurato nel 2009, sul corso della Marina è in secca. Lo denuncia la consigliere comunale del Gruppo misto Beatrice Simonetti che sottolinea il fatto che la struttura “cofinanziata da Comune, Provincia e Regione doveva costare 651mila euro poi lievitati a circa 1,1 nilioni e la realizzazione fu affidata al Consorzio di bonifica dell’area fiorentina con il doppio scopo di garantire un flusso al torrente nei periodi estivi e garantire una riserva idrica in caso di incendi boschivi”.
L’invaso fu inaugurato il 17 maggio 2009 dall’attuale sindaco, allora assessore all’albiente. “Fu una cerimonia elettorale – spiega Simonetti – e adesso che quell’invaso servirebbe siamo a secco”.
Il Serrone si trova a valle di un lago di pesca sportiva e di una cava, spiega Simonetti, ma il sindaco ha sempre negato che i due impianti sottraessero acqua dal flusso della Marina.
“La verità – conclude la consigliere di centrodestra – è che a Calenzano nella realizzazione delle opere pubbliche ci si accorge delle varie problematiche specie quelle tecniche, solo ed esclusivamente a posteriori che siano marciapiedi, scuole, teatri, piste ciclabili, cimiteri. L’amministrazione comunale ha dimostrato di non essere all’altezza del mandato conferito dai cittadini”.