Calenzano: moderato ottimismo in Provincia per il futuro della Sirti

CALENZANO – La Sirti “torna” in Consiglio provinciale di Firenze, dove l’assessore Elisa Simoni, rispondendo a una domanda d’attualità dei consiglieri di Rifondazione comunista, ha fatto il punto della situazione. Il 24 maggio scorso circa 1500 LAVORATORI della compagnia si sono riuniti a Milano per protestare contro la decisione unilaterale dell’azienda di chiudere il tavolo […]

CALENZANO – La Sirti “torna” in Consiglio provinciale di Firenze, dove l’assessore Elisa Simoni, rispondendo a una domanda d’attualità dei consiglieri di Rifondazione comunista, ha fatto il punto della situazione. Il 24 maggio scorso circa 1500 LAVORATORI della compagnia si sono riuniti a Milano per protestare contro la decisione unilaterale dell’azienda di chiudere il tavolo delle trattative con i sindacati e mandare in Cassa integrazione straordinaria più di 1000 lavoratori.
L’azienda, a seguito della manifestazione, ha deciso di accogliere le delegazioni sindacali per cercare di giungere ad un accordo. I nodi da sciogliere sono tanti: il numero degli esuberi (ad oggi più di mille su una forza lavoro di 4mila dipendenti), le integrazioni salariali, i tempi della cassa integrazione, e poi la controversa questione dei subappalti.
Dopo le trattative, le organizzazioni sindacali si dichiarano moderatamente ottimiste.
L’azienda si è dichiarata disponibile ad una cassa integrazione a rotazione con una forma d’integrazione salariale. C’è attesa sugli esiti di un incontro previsto in Assolombarda. L’Unità di crisi della Provincia di Firenze non è stata coinvolta nella vertenza.
“Noi speriamo che il moderato ottimismo trovi conferme nell’incontro presso Assolombarda – ha commentato per Rifondazione il consigliere Andrea Calò – Di fronte alle pretese della proprietà, ingiustificate, si deve pretendere il rispetto di accordi e rigettare modi unilaterali. Le attività economiche hanno una responsabilità sociale contro la quale si gioca alla cieca”.