Calenzano: tagli dei boschi, se ne aprla in Consiglio provinciale

CALENZANO – Non ci sarebbe alcun danno ambientale nel taglio del bosco “oltre i limiti del comune di Calenzano” questione sollevata dal consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone con una domanda di attualità in Consiglio provinciale. “Si tratta di un bosco ceduo che aveva più di 20 anni e quindi atto al cambio ordinario […]

CALENZANO – Non ci sarebbe alcun danno ambientale nel taglio del bosco “oltre i limiti del comune di Calenzano” questione sollevata dal consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone con una domanda di attualità in Consiglio provinciale. “Si tratta di un bosco ceduo che aveva più di 20 anni e quindi atto al cambio ordinario – ha spiegato l’assessore all’agricoltura della Provincia Pietro Roselli – Se la superficie supera l’ettaro occorre un piano preciso per il bosco, che è stato presentato dai proprietari”, piano che prevede un certo numero di ettari che possono essere oggetto di taglio ogni anno. Ma nel caso specifico invece dei sette previsti, ne sono stati tagliati quindici, con una tecnica molto puntuale svolta da operatori macedoni e albanesi, tra i più bravi. Non c’è danno ambientale in senso stretto, anche se non è stata rispettata la tempistica di taglio, con le conseguenze amministrative del caso. “Io non faccio disinformazione – ha replicato Cordone – Sembra che il taglio svolto sia tipico di un modo di operare non troppo consono a criteri ottimali. Non mi sembra che vada tutto bene. Rimango un po’ perplesso dalle sue considerazioni. Inutile dare autorizzazioni, se poi si agisce per conto proprio”.