“Calenziani”: Miki, il “Risiko” e un gioco che diventa un lavoro

CALENZANO – Dopo il grande successo della scorsa settimana, con oltre 60.000 visualizzazioni per il primo ritratto pubblicato su Piananotizie, tornano i “Calenziani”. I “Calenziani” sono i marziani di Calenzano. Persone che attraversano la città, la usano e ne vivono di volta in volta frammenti diversi (non meno residenti dei residenti). È a partire dal […]

CALENZANO – Dopo il grande successo della scorsa settimana, con oltre 60.000 visualizzazioni per il primo ritratto pubblicato su Piananotizie, tornano i “Calenziani”. I “Calenziani” sono i marziani di Calenzano. Persone che attraversano la città, la usano e ne vivono di volta in volta frammenti diversi (non meno residenti dei residenti). È a partire dal loro sguardo esterno, vagamente ignoto, tangenziale e dall’incontro con quello dei cittadini, che si genera un racconto corale, inedito e strettamente attuale del territorio. Quello che ne scaturirà sarà un album collettivo, con le storie (esperienze, racconti, e tanto altro ancora) delle persone e le immagini provenienti da quello che è oggi un vero e proprio diario personale: il telefono cellulare. I “Calenziani” sono i protagonisti di un progetto pubblico ideato da Matteo Balduzzi e Stefano Laffi, promosso dal Teatro delle Donne e dal Comune di Calenzano, che ha come media partner Piananotizie e Sesto Tv.

Calenzano, novembre 2016
Risiko, a casa di un nostro amico. Ci giochiamo spesso quando piove e non abbiamo voglia di uscire la sera. Ci giochiamo fra amici, ma è un gioco che mette fine alle amicizie: le lotte iniziano già a partire dalla scelta del colore dei carrarmatini! Sono Miki Fanfani. Miki, perché mio babbo voleva un nome che non si potesse accorciare e che ricordasse “Capitan Miki”, un personaggio che amava molto da bambino. Ho 26 anni, sono nato a Firenze e vivo a Sesto Fiorentino con i miei genitori. Dopo le superiori ho fatto un’accademia di design a Firenze, un corso professionalizzante di un anno solo. Adesso lavoro come graphic designer per Les Petits Joueurs, qui a Calenzano, conosciuta per i mattoncini di lego applicati sulle borse. Ho sempre amato la grafica, fin da piccolo disegnavo al computer copertine per videocassette e dvd. Crescendo mi sono detto: perché non provare a fare di un hobby una professione?

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