“Calenziani”, uno spettacolo e un libro per raccontare le loro storie

CALENZANO – Vi hanno e vi abbiamo raccontato la storia di Luca, mezzo lucano e mezzo versiliese. Ma anche quella di Francesco, in partenza per Hong Kong a “caccia” di un lavoro. Oppure quella di Miki, per il quale il “Risiko”, oltre che un gioco, è diventato un lavoro. Passando per Gaia, che a Calenzano […]

CALENZANO – Vi hanno e vi abbiamo raccontato la storia di Luca, mezzo lucano e mezzo versiliese. Ma anche quella di Francesco, in partenza per Hong Kong a “caccia” di un lavoro. Oppure quella di Miki, per il quale il “Risiko”, oltre che un gioco, è diventato un lavoro. Passando per Gaia, che a Calenzano ha trovato una dimensione più umana. Questi sono solo quattro dei “Calenziani”, i marziani di Calenzano. Li abbiamo seguiti, settimana dopo settimana, da ottobre a dicembre, pubblicando su Piananotizie, la domenica all’ora di pranzo, le loro emozioni, quello che hanno confidato ai loro intervistatori, diventando fin dall’inizio parte integrante del nostro giornale e fra le “rubriche” più lette e più seguite. Ma chi sono i “Calenziani”? Sono persone che attraversano questo luogo, non solo la Piana ma tutta l’area compresa tra Firenze e Prato, la usano, la vivono, diventano frammenti diversi pur non essendo residenti, condizione sempre più diffusa e contemporanea. Persone che, come tutti noi, custodiscono nei propri cellulari centinaia di foto della propria quotidianità. Ed è stato proprio dalle gallerie degli smartphone che è iniziata “Calenziani Live – I marziani di Calenzano si raccontano”, una lunga ricerca sul campo che oggi, venerdì 19 gennaio, diventerà uno spettacolo, al Teatro Manzoni di Calenzano, con inizio alle 21 (ingresso libero).

Il materiale raccolto, come già detto in precedenza è stato pubblicato via via sulla pagina Facebook e sul profilo Instragram “Calenziani”. Sesto Tv e Piananotizie (che ha partecipato attivamente anche alla realizzazione della pubblicazione che sarà presentata questa sera) hanno seguito con attenzione e passione lo svolgimento della ricerca. Il progetto nasce da un’idea di Matteo Balduzzi, curatore nell’ambito della fotografia e dell’arte pubblica, e Stefano Laffi, sociologo, ed è stato condotto, nel vero senso della parola, da tre giovani ricercatori, Benedetta Salvi, Lorenzo Gonfiantini e Irene Pompeo, che si sono mossi sul campo, opportunamente formati e in continuo dialogo con gli ideatori. A partire da luglio hanno raccolto voci e immagini di chi il territorio lo usa e lo vive, ognuno per un proprio frammento di tempo, di spazio, di esperienza. E agli intervistati, circa 40 persone di età diversa incontrate in bar, locali, alberghi, stazione, università, palestre, è stato chiesto di mostrare le foto contenute nel proprio telefono cellulare. Il risultato è stato un album collettivo della città, a partire da quello che è oggi il diario personale di ognuno, il telefono appunto. “Calenziani.

Sfogliando le memorie dei cellulari che attraversano la città” è diventato così il titolo del volume che sarà presentato nel corso della serata di oggi, grazie anche al supporto del Teatro delle Donne e del Comune di Calenzano, con il sostegno di Regione Toscana e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il coordinamento e l’organizzazione del lavoro sul campo sono stati seguiti da Elisabetta Meccariello del Teatro delle Donne, la comunicazione e l’editing dei contenuti sono a cura di Teresa de Martin. Hanno collaborato Andrea Nanni, direttore della Calenzano Teatro Formazione, ed Eugenio Nocciolini, autore e docente della Calenzano Teatro Formazione. Insomma, come scritto nella prefazione della pubblicazione, “anche Piananotizie è “calenziana”: abbiamo aderito fin da subito con entusiasmo al progetto sia per gli ottimi rapporti che ci legano al Comune di Calenzano e al Teatro delle Donne, sia per la “territorialità” del progetto”. Con la speranza che questi successi possano ripetersi anche in futuro.