Campi Bisenzio: a rischio un terzo dei dipendenti Sonepar. Il 28 incontro a Roma

CAMPI BISENZIO – Sono 11 i dipendenti della Sonepar di Capalle a rischiare il posto. Su 34 lavoratori in organico, praticamente un terzo di loro – tra i 35 e i 50 anni – secondo l’azienda dovrebbe essere messo in mobilità. Stamani i dipendenti hanno fatto due ore di sciopero e di assemblea e, contemporaneamente, […]

CAMPI BISENZIO – Sono 11 i dipendenti della Sonepar di Capalle a rischiare il posto. Su 34 lavoratori in organico, praticamente un terzo di loro – tra i 35 e i 50 anni – secondo l’azienda dovrebbe essere messo in mobilità. Stamani i dipendenti hanno fatto due ore di sciopero e di assemblea e, contemporaneamente, alla Camera del Lavoro di Sesto Fiorentino si sono dati appuntamento i delegati sindacali per fare il punto. “Abbiamo un incontro a livello nazionale il 28 gennaio a Roma – spiega Giovanni Vangi di Filcams Cgil – con la direzione di Sonepar Italia. Sono in previsione 11 esuberi a Campi e 154 in tutto il territorio italiano. Chiederemo la revoca della mobilità e se questo non avverrà siamo pronti a chiedere uno sciopero nazionale, magari a Padova sede dell’azienda”.

Sonepar, con sede centrale a Parigi, si occupa di vendita all’ingrosso di materiale elettrico, impianti elettrici, illuminotecnica, domotica e automazione industriale e in Italia occupa 1300 persone. Un anno fa per i lavoratori di via San Qurico era scattata la cassintegrazione straordinaria e adesso la doccia fredda della mobilità, quando ci si aspettava invece il rinnovo della cassintegrazione. “Non ci rassegnamo al fatto che non siano previste altre misure – spiega Fabio Cirri delegato sindacale in Sonepar – e che non ci sia un piano aziendale serio per evitare altri tagli”. Della situazione sono già stati interessati il sindaco e l’assessore alle Politiche del lavoro di Campi Bisenzio; se la trattativa del 28 gennaio andasse male, i  sindacati si rivolgeranno a tutte le istituzioni per risolvere la vertenza Sonepar.

e. g.