Campi Bisenzio: don Momigli, “nessuno può porsi come signore dell’uomo”

CAMPI BISENZIO – In tempi di tecnologia ed evoluzione comunicativa, don Giovanni Momigli, parroco di San Donnino, è tornato ad esrtare i credenti ad affidare al presepio la raffigurazione iconografica del mistero della Natività dei cristiani. “Il presepio, grande o piccolo, semplice o elaborato, deve sempre condurre l’attenzione al Bambino Gesù, aiutando a contemplare il […]

CAMPI BISENZIO – In tempi di tecnologia ed evoluzione comunicativa, don Giovanni Momigli, parroco di San Donnino, è tornato ad esrtare i credenti ad affidare al presepio la raffigurazione iconografica del mistero della Natività dei cristiani. “Il presepio, grande o piccolo, semplice o elaborato, deve sempre condurre l’attenzione al Bambino Gesù, aiutando a contemplare il mistero dell’Incarnazione e a lasciarsi avvolgere da esso – sostiene del Momigli – davanti al presepio, siamo chiamati a ritrovare il senso della nostra fede, imparando a unirci allo stupore dei pastori accorsi ad adorare il Messia e a cantare la nostra gioia insieme al coro degli angeli, che loda il Signore con parole che allargano il cuore: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”.
Un’esortazione all’essenzialità e all’incontro personale con la figura maestra della cristianità. E ciò, intende dvulgare don Momigli, significa che nessuno può sostituire Gesù, “che nessuno può pretendere di porsi come signore dell’uomo. Cosa c’è di più dirompente e pacificante di questo”?