Campi Bisenzio: è Giorgio Serni il candidato sindaco per La Destra (1)

CAMPI BISENZIO –  Ha 39 anni, è nato a Pistoia ma abita a Campi Bisenzio da quando aveva un anno. Sposato, con tre figli, lavora per una società con sedi a Firenze e Londra che si occupa di security per aziende. E’ Giorgio Serni il candidato de La Destra in vista delle prossime elezioni amministrative […]

Giorgio Serni

CAMPI BISENZIO –  Ha 39 anni, è nato a Pistoia ma abita a Campi Bisenzio da quando aveva un anno. Sposato, con tre figli, lavora per una società con sedi a Firenze e Londra che si occupa di security per aziende. E’ Giorgio Serni il candidato de La Destra in vista delle prossime elezioni amministrative nel Comune di Campi. Oggi si è presentato alla stampa e ha illustrato il programma del partito. Insieme a lui a Domennico Leggiero, ex consigliere comunale An a Sesto e la segretaria provinciale de La Destra Donatella Gentili. “Il nostro programma si può riassumere in tre parole chiave – spiega Serni – occupazione, bilancio sano, potenziamento dei trasporti”. Per ora non si parla di alleanze o coalizioni, ma “ci riteniamo un partito aperto – ha detto Serni – e ci vogliamo presentare con facce nuove e affidabili”. Dall’inceneritore all’aeroporto, al mercato, Serni prende le distanze dal centro destra e, ovviamente dal centro sinistra e la giunta Chini. “Vogliamo riaprire e riqualificare il centro storico – dice il candidato – a partire dalla direttrice di via Santo Stefano. Inutile chiuderla al traffico se poi continuano a entrare centinaia di auto con i permessi: meglio renderla transitabile a senso unico così si possono raggiungere meglio i negozi e i locali, che stanno morendo. Non solo per colpa della crisi: la gente non è invogliata a vivere nella zona centrale. Anche il mercato va cambiato: l’idea è spostarlo da piazza Dante verso la zona della Coop, oltre via Rossini. E soprattutto va controllato: ad oggi c’è merce scadente e in alcuni casi di dubbia provenienza da capannoni dell’Osmannoro”. Quanto al commercio, c’è la proposta di “allearsi” con I Gigli che richiamano centinaia di migliaia di persone, creando una sorta di pacchetto turistico che invogli i clienti a visitare anche il centro storico della città.