Campi Bisenzio: Giovanni Brandino con la lista civica “Comune amico”. “Non sarò candidato sindaco”

CAMPI BISENZIO – “Comune amico” non è la lista di Brandino, Brandino si dichiara essere solo “un aderente all’unica lista civica vera”. Il consigliere, attualmente del Gruppo misto, assicura anche che, a quella lista civica, “molti altri hanno aderito”. La lista civica, nell’ottica del superamento delle ideologie, si rivolge ad una moderna area di riformisti […]

CAMPI BISENZIO – “Comune amico” non è la lista di Brandino, Brandino si dichiara essere solo “un aderente all’unica lista civica vera”. Il consigliere, attualmente del Gruppo misto, assicura anche che, a quella lista civica, “molti altri hanno aderito”.
La lista civica, nell’ottica del superamento delle ideologie, si rivolge ad una moderna area di riformisti e di moderati,  che abbiano a cuore il destino di Campi Bisenzio.
“Un paese questo – si legge in una nota – che è al centro di tutto e che deve assurgere ad un ruolo più importante anche nei confronti di Firenze. Tra le due città deve esistere un rapporto di pari dignità, per ottenerlo è necessario un confronto con la città capoluogo e che sarà in un futuro prossimo perno della città metropolitana. Sembra che ora ci sia una guerra di campanili, ma noi siamo per un diverso rapporto. Non si può andare avanti essendo in rotta di collisione con Firenze”.
Il programma ancora non è pronto ma avrà alcune priorità come il bilancio (“che ancora riserverà brutte sorprese a ulteriori verifiche”) e l’urbanistica visto che Campi potrebbe “avere un’espansione in alcuni settori come quello delle infrastrutture. Basti pensare che qui abbiamo l’intersezione dell’A1 e l’A11”. “Comune amico” afferma che la tramvia sia un buon sistema per collegare Campi e Firenze, “un collegamento da cui Campi trarrebbe profitto poiché il nostro petrolio è il turismo di Firenze e il rilancio non può avvenire da solo, ma ha bisogno di questa spinta”.
Brandino esclude una sua candidatura a sindaco e spiega di aver avito “un percorso preciso: sono uscito dal Pdl quando era ancora forte – dice < è stata una scelta difficile perché si combatteva contro poteri forti, non come ora che è rimasto un manipolo di nominati a livello nazionale e locale, privo di idee e quindi di futuro”.