Campi in fiore nel giorno di San Valentino

CAMPI BISENZIO – Campi si tinge di giallo nel giorno di San Valentino. In che modo e perché ce lo racconta, come nelle ultime settimane, Giovanni Grossi, che “a bordo” della sua bicicletta si è aggirato per le strade del nostro Comune. In cerca di colori e di emozioni. Campi si tinge di giallo nel […]

CAMPI BISENZIO – Campi si tinge di giallo nel giorno di San Valentino. In che modo e perché ce lo racconta, come nelle ultime settimane, Giovanni Grossi, che “a bordo” della sua bicicletta si è aggirato per le strade del nostro Comune. In cerca di colori e di emozioni.

Campi si tinge di giallo nel giorno di San Valentino. La mimosa in fiore è un vero e proprio giallo. Un giallo così bello e luccicante in pieno inverno? C’è qualcosa che non torna. Roba da farci un post su “Abitanti di Campi Bisenzio” o suggerire a Camilleri un indagine per il commissario Montalbano: il giallo della Mimosa. Però non c’è speranza di venirne a capo, né per il commissario Montalbano e né, tanto meno, per “Abitanti di Campi Bisenzio”. Per fortuna direi. La mimosa è un termosifone che riscalda l’inverno, è l’anteprima della primavera, è una enclave in territorio straniero, una primizia fuori stagione. La mimosa c’è, inevitabilmente, e fa il suo dovere, fiorisce. Arriva prima che il futuro accada, ti scalda prima che parta il nuovo inizio della primavera. È un po’ come l’amore, la premessa indispensabile per l’inizio di una nuova storia. Vale ricordarlo soprattutto oggi che è il giorno di San Valentino. Pedalando dalla rotonda di via Barberinese ai Cimiteri, per via Tosca Fiesoli, via Santo Stefano, via Buozzi, fino alla rotonda con via Tesi, ho contato 8 alberi di mimosa in fiore in altrettanti giardini privati. Sono 2 chilometri circa, ma non lo so con precisione perché mi si è rotto il contachilometri della bicicletta. Insomma la mimosa piace. Ma a Campi non c’è solo il giallo della mimosa. Del resto il giallo è il primo colore a fiorire. Nel giardino di villa Rucellai a terra accanto alla villa ci sono due cespugli di Jasminum Nudiflorum già in giallo. Campi è in fiore, gialla come il sole, ma anche verde come la speranza. Che belli i fasci di canne di bambù nel prato nel giardino della villa. C’è anche un arco di metallo con un roso rampicante. Tra un paio di mesi sarà in fiore, perfetto per una foto ad una sposa. Nel giardino di piazza della Resistenza si respira lo stesso odore della pineta a Cecina. Fotografo le chiome da sotto. Sento dei ragazzi che prendono in giro quello strano signore in bicicletta che fotografa con il naso all’insù le chiome dei pini. Gli vorrei dire che esiste un fenomeno che i botanici chiamano la timidezza delle chiome e cioè che gli alberi dalla bella chioma cercano la luce per espandersi però non invadono lo spazio delle chiome vicine. Questa loro timidezza è una forma di rispetto. Vorrei, ma quando abbasso gli occhi loro sono già un po’ lontani. Peccato. Spero che almeno uno di quei ragazzi mi stia leggendo per potergli augurare buon San Valentino. E comunque buon San Valentino a tutti perché, in ogni caso, c’è sempre un buon motivo per festeggiare.

Giovanni Grossi