Campi non si smentisce: un Memorial per ricordare tre amici che non ci sono più

CAMPI BISENZIO – Il desiderio di ritrovarsi ancora una volta tutti insieme come quando gli anni erano un po’ meno, la voglia di ricordare tre amici che non ci sono più, un’occasione per fare ciò che da ragazzi è sempre stata la passione più grande: rincorrere un pallone. Questi i motivi alla base del torneo […]

CAMPI BISENZIO – Il desiderio di ritrovarsi ancora una volta tutti insieme come quando gli anni erano un po’ meno, la voglia di ricordare tre amici che non ci sono più, un’occasione per fare ciò che da ragazzi è sempre stata la passione più grande: rincorrere un pallone. Questi i motivi alla base del torneo di calcio a sette che per due sere (lunedì e mercoledì) ha fatto tornare tanti campigiani di mezza età indietro nel tempo. Al centro di tutto ciò Marco Capraro, Gianni Delli e Luca “lucchetto” Manetti, tutti e tre scomparsi prematuramente negli ultimi cinque anni e ai quali è stato intitolato il memorial giocato sui campi di via Barberinese e San Lorenzo dagli amici di gioventù. Un quadrangolare organizzato da Francesco Turchi e Alessandro Grassi, titolari del bar “in mezz’a Campi”, in piazza Dante, nato unicamente con l’obiettivo di rivivere tanti momenti e tante sensazioni che purtroppo non torneranno più. Il risultato finale, quindi, era l’ultimo dei pensieri sia per gli organizzatori che per chi è sceso in campo, che ha onorato gli amici scomparsi per poi ritrovati a cena nel centro di Campi. Per dovere di cronaca, nella finale per il primo e secondo posto ha avuto la meglio il Bar Rolando contro il Centro sportivo mentre nella finale di consolazione il successo è andato al Circolino Santa Maria che si è imposto sul bar “in mezz’a Campi”. Con tanti spettatori ad assistere alle partite, la collaborazione dell’amministrazione comunale e la volontà di ripetersi l’anno prossimo: “Siamo contenti – spiega Francesco Turchi – perchè abbiamo ricordato nel modo migliore degli amici che non sono più con noi ma anche perchè siamo riusciti a coinvolgere persone che, per svariati motivi, non vivono più a Campi”. Amici di vecchia data, di quelle “compagnie” che un tempo animavano le piazze e i circoli dei nostri paesi e che ora sono solo un lontano ricordo: “La nostra intenzione – conclude Turchi – è quella di dare seguito al torneo anche in futuro, per ritrovarsi di nuovo e per la buona riuscita della manifestazione ma anche perchè si tratta di iniziative che fanno bene al paese”. Per due sere insomma Campi è stata quella di una volta o almeno di quella generazione che oggi ha meno capelli ma che resta comunque “protagonista”.