Campi piange “il Battesini”. E il calcio campigiano perde uno dei suoi punti di riferimento

CAMPI BISENZIO – Lo sport, nelle grandi metropoli come nei Comuni più piccoli, è sempre stato un “collante” fra la gente. Ha aiutato a superare momenti difficili, ha tramandato miti e leggende, ha unito le generazioni più giovani con quelle che invece in testa hanno i capelli imbiancati. Anche a Campi, dove calcio e ciclismo […]

CAMPI BISENZIO – Lo sport, nelle grandi metropoli come nei Comuni più piccoli, è sempre stato un “collante” fra la gente. Ha aiutato a superare momenti difficili, ha tramandato miti e leggende, ha unito le generazioni più giovani con quelle che invece in testa hanno i capelli imbiancati. Anche a Campi, dove calcio e ciclismo l’hanno sempre fatta da padroni. Sport e soprannomi, frazioni e “fazioni”, tutti tasselli di un mosaico che oggi purtroppo si è un po’ sbiadito ma che resta sempre vivo – eccome se resta vivo – nei pensieri e nelle emozioni di chi l’ha ammirato e vissuto. Un mosaico che oggi ci consente di ricordare Mario Tomberli, per tutti “I’Battesini” (sembra in onore di Fabio Battesini, ciclista professionista fra il 1930 e il 1946 che vinse tre tappe al Giro d’Italia e una al Tour de France), 90 anni compiuti lo scorso febbraio, “celebrato”, è proprio il caso di dirlo, con grande affetto da tantissime persone sui social dopo la sua scomparsa.

“I’Battesini”, infatti, così come lo ha ricordato Riccardo Ballerini, per tutti “Angelillo” a proposito di soprannomi, “era un grande intenditore di calcio”. Ma soprattutto è stato colui che alla fine degli anni Sessanta, nel 1969, dopo essere stato a lungo prima giocatore e dirigente della Lanciotto, “si staccò dalla società e fece nascere la squadra de La Villa. C’è poco da fare, l’ha creata lui”. Giallo e blu i colori sociali, arrivata a disputare anche la Promozione, il primo impianto da gioco fu quello della Lanciotto, nel centro di Campi, ma dagli anni Ottanta la “casa” della squadra fondata da “i’Battesini”, che intanto aveva visto crescere anche il proprio settore giovanile, era a tutti gli effetti in via del Tabernacolo, dove Tomberli abitava e lavorava come fornaio. La fotografia di un paese, di una società, di tante realtà del mondo del lavoro e dell’associazionismo, sportivo e non, non solo a Campi ovviamente, che oggi non c’è più. Nel 2005, poi, dopo una parentesi come Campi, la fusione con la Lanciotto, che per “I’Battesini” ha voluto dire un ritorno alle origini, visto che della squadra rossoblu era tifosissimo. “Era affezionato – dice Ballerini – a tutte le squadre giovanili della Lanciotto, sembrerà impossibile, quando potremo tornare allo stadio, non poterlo più vedere sugli spalti…”.

“Con la morte di Mario Tomberli, da tutti conosciuto come il Battesini, – scrive sulla propria pagina Facebook l’assessore Lorenzo Loiero, che de la Villa è stato un calciatore – scompare un altro pezzo della mia infanzia di villese. Fornaio della frazione e fondatore della squadra locale Ac La Villa, ha seguito tutte le evoluzioni societarie fino alla fusione con la Lanciotto. Vera icona storica del calcio dilettantistico campigiano, accompagnava le nostre partite a bordo campo con il suo indimenticabile grido “svegliati Teo…”. Alla famiglia tutta e ai suoi nipoti, miei amici, un caloroso abbraccio”.

“E’ con immenso dolore – si legge invece sulla pagina della Lanciotto – che apprendiamo della tragica scomparsa di Mario Tomberli. Il “Battesini” è stato un’icona della nostra società, consigliere già dai primi anni ’60, ha ricoperto anche la carica di presidente ed è stato un punto di riferimento fondamentale per tutto il movimento calcistico campigiano. Persona di estrema sensibilità e grandi valori, fu tra i fautori della nuova unione che ha portato alla denominazione attuale. Mario non ha mai fatto mancare il proprio apporto per i suoi colori ed è stato presente tra gli spalti fino a che la pandemia non ha costretto la federazione a interrompere le attività. Il presidente e tutta la ASD Lanciotto si stringono intorno alla famiglia”.

Fra i tanti post dei campigiani che lo hanno voluto ricordare, ci ha colpito quello di Stefano Landi: “Ero piccolo e tu portavi il pane con la tua consueta gita e quando passavi ero nel campino vicino casa mia e puntualmente giocavo a pallone. Mi volesti portare in tutti i modi a giocare nella Villa per poi passare alla Lanciotto. Ci siamo voluti veramente bene ma tanto, tanto e anche nei due anni di Nazionali dilettanti, quando venivo a vedere le partite, non c’era domenica che ti salutassi con un abbraccio. Oggi apprendo che te ne sei andato e con te se ne va un pezzo di me se penso che ti conosco da quando avevo 10 anni… Ciao Mario, che la terra ti sia lieve, per sempre “I’Battesini”. Il funerale di Mario Tomberli sarà celebrato oggi, mercoledì 21 luglio, alle 16 nella chiesa di Santa Maria. Alla famiglia le condoglianze da parte della redazione di Piananotizie.

Nella fotografia, scattata nel 1959 e relativa al “Palio calcistico campigiano”, Mario Tomberli è il secondo in basso da destra