“Campi riparte” dal Dino Manetti, il sindaco Fossi: “E’ già ripartita e non ci vogliamo fermare”

CAMPI BISENZIO – Un po’ Caparezza, un po’ Johan Neeskens. Nel primo caso per la canzone “Una chiave” con cui il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, ha aperto la serata; nel secondo sia per la maglia color arancione, sia per il modo con cui “ha dettato i tempi”, proprio come faceva il centrocampista universale dell’Olanda […]

CAMPI BISENZIO – Un po’ Caparezza, un po’ Johan Neeskens. Nel primo caso per la canzone “Una chiave” con cui il sindaco di Campi, Emiliano Fossi, ha aperto la serata; nel secondo sia per la maglia color arancione, sia per il modo con cui “ha dettato i tempi”, proprio come faceva il centrocampista universale dell’Olanda degli anni Settanta, di “Campi riparte”, di quella che è stata la prima assemblea “in presenza” e che si è svolta dopo più un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria al circolo Arci Dino Manetti. In nessuno dei due, però, come del resto lo è anche per il sottoscritto, per la capigliatura. Ma una battuta ci sia consentita.

Una serata che ha visto tante persone presenti e che, come ha ribadito il sindaco, “ha lasciato delle buone sensazioni. Perché è stata fatta in presenza e per quello che è stato detto”. Una serata che ha fatto seguito – ma non solo – a quello che è stato definito il “Patto per Campi”, ovvero la firma dell’accordo che proprio pochi giorni prima ha visto seduti allo stesso tavolo il presidente della Regione, Eugenio Giani, il sindaco di Firenze e della Città metropolitana, Dario Nardella, e lo stesso Fossi. In sintesi, un accordo che, fra le altre cose, “punta a potenziare i collegamenti ferrotramviari e ciclopedonali sul territorio volti ad alleggerire il traffico veicolare e a garantire migliori connessioni con Prato e Firenze, nonché a valorizzare il territorio con insediamenti commerciali e potenziare l’offerta scolastica”. In particolare si parla della tramvia, del metro-treno che porterà da Peretola-Firenze al museo Pecci di Prato, della nuova scuola superiore che nascerà a Campi Bisenzio, della crescita e del rilancio che questo territorio vuole avere dal punto di vista commerciale e produttivo. Facendo in modo “che sviluppo e sostenibilità ambientale vadano di pari passo”. Questa, in pratica, la “chiave” del presente e del futuro di Campi, una chiave di cui, all’inizio della serata, il sindaco ha parlato più di una volta. Una chiave da trovare e che poi è stata “svelata” dopo un intervento durato poco più di un’ora, prima di dare la parola agli assessori che fanno parte della sua giunta, ognuno dei quali ha illustrato progetti e obiettivi. Raggiunti e da raggiungere.

Con un “fil rouge”: il protagonismo dei cittadini, nell’accezione positiva del termine, “protagonisti di scelte pragmatiche e accorte – ha detto Fossi – ma di grande crescita. Cittadini che sono sempre stati protagonisti nei mesi della pandemia, con la “nascita” di oltre 200 nuovi volontari e dove nessuno si è mai tirato indietro. Cittadini che, insieme a noi, devono far sentire Campi forte dentro i “confini comunali” ma anche all’interno dell’area metropolitana. Cittadini che devono essere orgogliosi di tutto il bello che è e che rappresenta la comunità campigiana. Con il coraggio che mi permette di dire mai più ultimi, mai più periferia”. E se il “titolo” della serata era “Campi riparte”, il sindaco Fossi è voluto andare oltre: “Campi è già ripartita e non ci vogliamo fermare”.