Campriani: “Roma 2024, lasciamo lavorare a chi compete”

SESTO FIORENTINO – “Di Roma 2024 ho parlato tanto, non so se troppo, per far arrivare il più possibile a tutti la mia esperienza di legacy a Londra, di un esempio positivo come quello. In questo Paese ci sono troppi tuttologi, a ognuno il suo. Io da sportivo ho dato il mio contributo, adesso lasciamo […]

SESTO FIORENTINO – “Di Roma 2024 ho parlato tanto, non so se troppo, per far arrivare il più possibile a tutti la mia esperienza di legacy a Londra, di un esempio positivo come quello. In questo Paese ci sono troppi tuttologi, a ognuno il suo. Io da sportivo ho dato il mio contributo, adesso lasciamo lavorare gente molto competente che lavora su questa candidatura delle Olimpiadi di Roma”. Si è espresso così il bi-campione olimpico di Rio 2016 nella specialità tiro a segno, Niccolò Campriani, a margine della cerimonia di conferimento delle “Seste d’oro”, parlando della presentazione al Cio anche del secondo dossier relativo alla candidatura romana. Pochi giorni fa lo stesso Campriani aveva inoltre dichiarato che doveva valutare bene se, in vista di una sua possibile partecipazione a Tokio 2020: “Le parole sui quattro anni di sacrifici e la medaglia olimpica – ha spiegato Campriani – strappate da un contesto più generale mandano un messaggio sbagliato. O inizio a parlare per slogan anche io oppure mi ritrovo a essere frainteso. Per me l’importante è il percorso di vita: la medaglia non ti ridà indietro quattro anni di vita ma il percorso di vita che c’è dietro la medaglia si che te lo dà. Le medaglie olimpiche di Rio sono valse la pena per il percorso di vita che ho fatto per arrivarci, per come sono maturato, per come sono cambiato da Pechino a Londra, e poi a Rio. Ringrazio tutti quelli che mi hanno permesso di fare questo percorso. Quando avrò deciso cosa fare in futuro, sarete i primi a saperlo”.