Caos traffico nella Piana, mattinata da incubo. Gandola (FI): “Impossibile andare avanti così”, Casini (Metrocittà): “I Comuni si facciano sentire”

CAMPI BISENZIO – Questa mattina è stato sufficiente aprire i social abbastanza presto per rendersi conto che qualcosa, soprattutto in “materia” di viabilità, non stava andando per il verso giusto. Anzi. Code, caos, traffico bloccato e chi più ne ha più ne metta. E una scarna comunicazione di Autostrade per l’Italia, intorno alle 8, con […]

CAMPI BISENZIO – Questa mattina è stato sufficiente aprire i social abbastanza presto per rendersi conto che qualcosa, soprattutto in “materia” di viabilità, non stava andando per il verso giusto. Anzi. Code, caos, traffico bloccato e chi più ne ha più ne metta. E una scarna comunicazione di Autostrade per l’Italia, intorno alle 8, con cui affermava che “poco prima delle 7.30, sulla A1 Milano-Napoli è stato riaperto il tratto compreso tra Barberino e Calenzano in entrambe le direzioni, precedentemente chiuso per consentire lavori di manutenzione attivati sulla base degli esiti delle ispezioni programmate. In seguito alla riapertura è tornata percorribile anche l’A1 Direttissima”. Più o meno alle 10, tuttavia, le conseguenze di una mattinata da incubo erano ancora visibili nella Piana, per esempio fra Campi Bisenzio e Signa, con una coda che, in direzione di Capalle per intendersi, arrivava ancora nei pressi dell’Indicatore.

“Anche stamani – ha detto a tal proposito Paolo Gandola, consigliere metropolitano di Forza Italia-Centrodestra per il cambiamento – una giornata da bollino nero in tutta l’area metropolitana, soprattutto nell’area della Piana, con code chilometriche che hanno fatto andare su tutte le furie migliaia di automobilisti, lavoratori e pendolari. Non è più possibile proseguire così, per l’ennesima volta le scelte senza criterio di Autostrade per l’Italia producono incalcolabili danni alle comunità territoriali”.

“Ieri sera alle 23 – continua – sono stati avviati dei  lavori straordinari e non programmati fra Calenzano e Barberino, il tratto autostradale è stato chiuso in entrambe le direzioni e il traffico, soprattutto quello pesante, è stato deviato sulla viabilità ordinaria. Al risveglio dei cittadini la Barberinese e le altre arterie erano completamente nel caos con un traffico impazzito; in tantissimi non sono riusciti a raggiungere in tempo il posto di lavoro e tutto ciò ha ingenerato l’esasperazione di molte persone. Non è più possibile proseguire così, la sicurezza stradale è sicuramente una priorità ma la società Autostrade non può più procedere ad attuare scelte senza informare le comunità territoriali. I danni causati stamani, che si aggiungono a quelli già generati nell’area del Chianti per la chiusura del casello Firenze Impruneta, risultano incalcolabili. I nostri cittadini sono stufi di vivere questa odissea, per tutta l’area metropolitana tra cantieri sulla Fi-Pi-Li, Autopalio bloccata e adesso anche la chiusura sull’A1 stanno ingenerando una situazione di vero e proprio collasso della viabilità interna dei nostri Comuni”.

Su una mattinata assolutamente da dimenticare è intervenuto anche il consigliere della Città Metropolitana delegato alla viabilità dell’area Chianti e sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini: “Benissimo la sicurezza e i lavori di consolidamento dell’autostrada, le ispezioni e i controlli ma l’ennesima mattinata di caos dimostra che da parte di Aspi e di chi ha competenza diretta sulla rete autostradale è mancata totalmente la programmazione degli interventi e la consapevolezza delle loro conseguenze. Le code e i disagi a cui anche oggi abbiamo assistito, che dall’autostrada hanno paralizzato  a catena la viabilità locale, non sono sostenibili e tollerabili”.

“A questo punto – aggiunge Casini – serve una presa di posizione ancora più forte, netta e corale da parte dei Comuni, della Città Metropolitana e della Regione verso il Ministero che deve intervenire con urgenza e regolamentare in modo diverso questi interventi. Quanto sta succedendo nell’area fiorentina della A1 non è certo un problema locale ma nazionale. Non dimentichiamoci poi che i cantieri impattanti nel tratto tra Firenze Sud e Incisa, che impongono chiusure continuative per tutta l’estate, fanno avvertire ancora di più l’urgenza di concretizzare ingenti investimenti sulle arterie parallele all’autostrada, per la gestione delle situazioni emergenziali, la fluidità del traffico e la sicurezza di pendolari e cittadini, a partire dai progetti già finanziati ma ancora non decollati per la realizzazione del doppio ponte di Valina, il potenziamento della Sp 34 e della Variante alla Sr 222, ingolfate dal traffico costretto ad uscire da autostrada. Non c’è più tempo da perdere”.