Carabinieri forestali: trovati rifiuti abbandonati nel Parco della Piana

SESTO FIORENTINO – I Militari della Stazione Carabinieri forestale di Ceppeto, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, svolto nel Parco della Piana, hanno notato a margine di alcuni terreni, un cumulo di rifiuti speciali abbandonati al suolo in modo incontrollato. Come da prassi hanno effettuato un’ispezione del materiale al fine di risalire a indizi che potessero far scoprire agli […]

SESTO FIORENTINO – I Militari della Stazione Carabinieri forestale di Ceppeto, durante l’ordinario servizio di controllo del territorio, svolto nel Parco della Piana, hanno notato a margine di alcuni terreni, un cumulo di rifiuti speciali abbandonati al suolo in modo incontrollato. Come da prassi hanno effettuato un’ispezione del materiale al fine di risalire a indizi che potessero far scoprire agli autori dell’abbandono. Con esito positivo visto che è stato rinvenuto un cartellone/prezziario che nell’intestazione riportava la dicitura di una ditta di Prato. La tipologia di materiale abbandonato faceva presupporre che si trattasse di rifiuti provenienti da una ristrutturazione: infatti erano presenti materiali da demolizione (piastrelle, parti di mobilia, prese e quadro elettrico, un condizionatore e altro materiale vario). 

I militari dell’Arma sono risaliti all’attività commerciale e alla titolare, che aveva eseguito, in economia, lavori di ristrutturazione alla propria attività commerciale, mentre per quanto concerne lo smaltimento dei rifiuti, prodotti nel corso dei lavori, si era affidata a una persona di fiducia, dichiarando che non le era stato rilasciato alcun documento. Rintracciato dai militari questi confermava di aver prelevato rifiuti da ristrutturazione presso il negozio di parrucchiere, ma di non essere autorizzato alla gestione di rifiuti conto terzi e non è stato in grado di fornire documentazione attestante il corretto smaltimento dei rifiuti.

Era evidente che il produttore/detentore dei rifiuti non si era preoccupato di verificare se la persona a cui aveva affidato i rifiuti fosse autorizzato alla gestione degli stessi, né di sapere quale sarebbe stata la loro destinazione finale. Sono stati dunque denunciati all’Autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, ai sensi del Testo Unico Ambientale, il titolare della ditta, in quanto produttore/detentore dei rifiuti, e il trasportatore/smaltitore. I Carabinieri forestali hanno ritenuto applicabile la procedura contemplata dal Testo Unico Ambientale che consente l’estinzione del reato, dietro ottemperanza entro un tempo determinato con prescrizioni, nella fattispecie lo smaltimento dei rifiuti depositati sul terreno, e il pagamento di una sanzione di 6.500 euro per ciascun trasgressore.