Caravaggio e il Novecento: Roberto Longhi, Anna Banti e l’eredità artistica di una delle coppie più influenti del XX secolo

FIRENZE – Un racconto per immagini sulla coppia che riunì i grandi artisti e intellettuali del Novecento italiano: Roberto Longhi, storico dell’arte, e Anna Banti, scrittrice e traduttrice. Il percorso espositivo, in mostra negli spazi di Villa Bardini fino al 20 luglio, si sviluppa attraverso 12 sale e 40 opere che fotografano la vita, il […]

FIRENZE – Un racconto per immagini sulla coppia che riunì i grandi artisti e intellettuali del Novecento italiano: Roberto Longhi, storico dell’arte, e Anna Banti, scrittrice e traduttrice. Il percorso espositivo, in mostra negli spazi di Villa Bardini fino al 20 luglio, si sviluppa attraverso 12 sale e 40 opere che fotografano la vita, il contesto storico e il patrimonio umano e artistico che la coppia ha consegnato alla cultura italiana e alla storia dell’arte. Molto più di una mostra d’arte, “Caravaggio e il Novecento. Roberto Longhi, Anna Banti” di Fondazione CR Firenze e Fondazione Roberto Longhi, a cura di Cristina Acidini e Claudio Paolini, presenta al pubblico opere d’arte, documenti d’archivio e materiali multimediali, molti dei quali inediti. Tra i capolavori esposti spiccano il “Ragazzo morso da un ramarro” di Caravaggio, gli “Apostoli” di Jusepe de Ribera e una preziosa raccolta di dieci opere di Giorgio Morandi, donate personalmente dall’artista bolognese a Roberto Longhi e Anna Banti.

Disegni e acquarelli, fotografie originali e documenti testimoniano i rapporti della coppia con figure di primo piano della cultura italiana, da scrittori come Giuseppe Ungaretti, Giorgio Bassani, Vasco Pratolini, Carlo Emilio Gadda e Pier Paolo Pasolini, ad artisti del calibro di Filippo de Pisis, Renato Guttuso e Scipione. L’esposizione celebra il ruolo fondamentale che Longhi e Banti ebbero nella riscoperta di Caravaggio e del Seicento italiano. Particolarmente significativa fu la mostra che Longhi dedicò a Caravaggio nel 1951 a Palazzo Reale di Milano, un evento che attirò oltre 400.000 visitatori e riportò l’attenzione internazionale su questo maestro per lungo tempo dimenticato. La mostra evidenzia anche l’impegno della coppia nella divulgazione dell’arte attraverso vari media, dai settimanali popolari alla televisione e alla radio. I visitatori potranno visionare due documentari realizzati da Longhi, dedicati rispettivamente a Carpaccio e a Carlo Carrà.

Sara Coseglia