FIRENZE – Un duro colpo al portafogli degli automobilisti arriva a partire da domani, giovedì 1 dicembre. Il Governo infatti ha deciso di ridurre lo sconto delle accise sui carburanti: “Lo sconto sulla benzina e il gasolio – dichiara il presidente regionale Faib Confesercenti Marco Princi – passa da 0,25 centesimi per litro a 0,15 centesimi mentre per il Gpl da 0,085 centesimi per kg a 0,051 centesimi, il tutto oltre Iva”.
Una decisione che peserà sulle tasche delle famiglie italiane e che preoccupa Faib – Confesercenti, la quale ricorda che il taglio, in vigore ormai dal 22 marzo scorso e introdotto in concomitanza con l’acuirsi della crisi energetica, era appena stato rinnovato con il Decreto Aiuti Quater fino al 31 dicembre: “Abbiamo sempre chiesto una riduzione strutturale delle accise sul carburante – prosegue il presidente Princi – visto che la pressione fiscale sui carburanti in Italia è una delle più alte d’Europa. Ora che si voglia addirittura sospendere lo sconto sulle accise un mese prima, a ridosso del Natale, è un grave errore”.
“Per Faib si tratta di un errore sia per il rischio di generare rialzi inflattivi dei prezzi delle merci, sia per le conseguenze negative sui consumi, che peseranno sulla stagione festiva natalizia, sia per le attività turistiche sui carburanti, essenziali alla mobilità, per il reperimento delle risorse finalizzate ad interventi straordinari, – spiega ancora Princi – ricordiamo a tutti, che a regime la pressione fiscale sui carburanti in Italia è una delle più alte d’Europa e semmai occorrerebbe ragionare di come ridurre strutturalmente il prelievo. Nel ribadire la contrarietà a questo intervento, vogliamo sperare che la pressante richiesta della categoria per una riforma del settore, in grado di accompagnare i processi di transizione energetica efficiente e neutrale dal punto di vista tecnologico, sia accolta positivamente dal Governo e si accompagni ad un ripensamento generale sulla pressione fiscale sui carburanti che pesa come un macigno sulle famiglie e le imprese”.
Il presidente Princi conclude infine evidenziando che “oltre a questi rincari, c’è da sottolineare un fatto gravissimo e cioè che a oggi i gestori non hanno ricevuto, nonostante le pressanti richieste della Faib e delle altre federazioni di categoria, il rimborso del taglio dei 30 centesimi delle accise sul carburante che avevano in giacenza il 22 marzo scorso, giorno appunto in cui le accise furono abbassate”.