CALENZANO – Ripensare la Piana Fiorentina: lo chiede a gran voce il sindaco Giuseppe Carovani. Lo fa ancora una volta, con una richiesta ancora più determinata dopo l’incidente avvenuto nel deposito di carburanti Eni di via Erbosa. “Dobbiamo aprire una riconsiderazione su una nuova fase di pianificazione urbanistica – dice il sindaco Carovani – ho visto che anche Sara Funaro è su questa strada. Spero si apra davvero una riflessione sulla Piana al di là della tragedia avvenuta lunedì scorso. Noi chiediamo con forza una ricollocazione dell’impianto però anche una riflessione su quello che c’è in questo territorio, partendo anche dall’aeroporto e non solo da quello futuro ma anche da quello attuale”. Rivedere il territorio e gli elementi che lo abitano con una visione più ampia e selettiva, definendo in modo adeguato quello che ancora può restare e quello che è diventato una criticità o una stonatura all’interno della visione urbanistica complessiva. Il deposito di via Erbosa collocato in un periodo in cui gli spazi erano “vuoti” si è trovato all’interno di un contesto “pieno” dal punto di vista urbanistico.
“Siamo dentro la città – dice il sindaco Carovani – e vorremmo che su questo aspetto e si potesse aprire una riflessione profonda sulle condizioni di sicurezza in cui è inserito l’impianto sulla necessità di una ricollacazione e su misure di sicurezza per chi lavora, su altre problematiche, in generale su quanto è presente su questo territorio, un nodo intricato dal punto di vista urbanistico infrastrutturale che dovrebbe indurre a una riflessione. C’è una qualche riflessione che va in questa direzione che apprezzo molto, riflessione richiesta anche da parte del sindaco Sara Funaro. Penso siano maturi i tempi per aprire una riflessione anche serena sul destino di questo territorio in generale”. Un territorio denso di attività ed elementi, compresso negli spazi che ora dovrà selezionare e rivedere per affrontare nel modo più sicuro il proprio futuro. A Calenzano, dopo la sua elezione, il sindaco Carovani ha avviato un percorso di rigenerazione e di tutela del territorio. “Sono scelte che tutti noi dobbiamo fare, – conclude il sindaco Carovani – noi abbiamo dato delle indicazioni, ci siamo mossi con la variante di salvaguardia perchè non si può predicare bene per gli altri e razzolare male per noi stessi, abbiamo fatto una scelta non facile e ci auspicheremo che un po’ tutti riflettessimo su questo territorio e sulla sua storia e i carichi che si porta addosso”.