Cartello no vax, Buona Destra “Ennesimo episodio inqualificabile della propaganda no vax-no Green Pass” 

SESTO FIORENTINO – Per Buona Destra il cartello che identifica le leggi razziali alle normative anti Covid affisso da ignoti ieri sul monumento al Partigiano di piazza De Amicis e poi rimosso, è un “ennesimo episodio inqualificabile della propaganda no vax no Green Pass”. “Non si può dimenticare – afferma il coordinatore Toscano di Buona […]

SESTO FIORENTINO – Per Buona Destra il cartello che identifica le leggi razziali alle normative anti Covid affisso da ignoti ieri sul monumento al Partigiano di piazza De Amicis e poi rimosso, è un “ennesimo episodio inqualificabile della propaganda no vax no Green Pass”. “Non si può dimenticare – afferma il coordinatore Toscano di Buona Destra, Kishore Bombaci – che le leggi razziali furono il background ideologico che ha fatto da presupposto alla persecuzione degli ebrei e al loro internamento e sterminio nei campi di concentramento. Accomunare quella tragedia alle misure restrittive che si sono rese necessarie per il contenimento della pandemia è qualcosa di indecoroso e privo di ogni senso storico, atto solo a ingannare l’opinione pubblica promuovendo una campagna populistica di vittimismo che non può essere accettato”. 

“Gli ebrei furono perseguitati in quanto tali. – prosegue la nota – Furono perseguitati in base a teorie razziste che ne predicavano una presunta (e falsa) inferiorità antropologica. E furono fatti oggetto di discriminazione senza poter esercitare alcuna scelta, vittime di un odio spasmodico e diffuso, alimentato ad arte dalla propaganda nazista e fascista”.

“Niente di simile accade oggi, non scherziamo, – continua Bombaci – i no vax hanno esercitato un libero diritto di scelta a cui consegue, tuttavia, una precisa responsabilità che il legislatore ha individuato. Si può certo contestare la legittimità giuridica, anche costituzionale di tali norme, e farne oggetto di un dibattito pubblico che è giusto e doveroso che vi sia. Quello che no si può accettare è stravolgere la storia proponendo impossibili comparazioni, paradossalmente utilizzando toni e modalità estremiste tanto care proprio a quei regimi novecenteschi che speriamo aver consegnato per sempre all’archivio del passato”.

“Questo – prosegue la nota – è tanto più grave nella giornata odierna dove si ricorda in doveroso silenzio e rispetto una vera tragedia per l’umanità i cui presupposti ideologici, quali l’antisemitismo, perdurano tutt’oggi come dimostrano i numerosi episodi di aggressione a persone ebree”.
Ci auguriamo – conclude Iacopo Bonechi di BD Sesto Fiorentino – che quanto accaduto non si ripeta e sia puntualmente sanzionato dalle autorità Competenti e invitiamo il Comune di Sesto e tutti i comuni della Piana ad adoperarsi ancor di più per promuovere informazione e cultura affinché si mantenga vivo il ricordo dell’Olocausto”.