Cartoline dalle vacanze. Mirella nell’Umbria del terremoto

Arrivano dall’Umbria le Cartoline dalle vacanze che ci manda Mirella Amodeo di Campi Bisenzio. Mirella ha scelto di andare nella terra martoriata dal terremoto. Ecco la sua Cartolina e il suo racconto delle vacanze. “Il richiamo per queste regioni martoriate l’ho recepito e mi sono fatta coraggio a recarmi in uno dei miei giorni di […]

Arrivano dall’Umbria le Cartoline dalle vacanze che ci manda Mirella Amodeo di Campi Bisenzio. Mirella ha scelto di andare nella terra martoriata dal terremoto. Ecco la sua Cartolina e il suo racconto delle vacanze.

“Il richiamo per queste regioni martoriate l’ho recepito e mi sono fatta coraggio a recarmi in uno dei miei giorni di vacanza agostane, ed ho scelto di recarmi in Umbria anche solo per il fatto di recarmi nelle zone di produzione delle famose lenticchie di Catelluccio delle quali sono una estimatrice. Che dire, tutto e l’opposto di tutto, certamente mi sono trovata davanti a residenti caparbi, tenaci a non abbandonare questa terra straordinaria adoperandosi a farla rivivere e a non farmi sentire una intrusa ma una benvenuta, e anche se si pensa che agosto sia solo un mese di euforia e divertimenti sfrenati, qui è l’opposto, turisti che arrivano da tutte le parti d’Europa con le loro auto, camper, moto, biciclette, ed in silenzio sotto un sole torrido ma immersi in un’aria pulitissima e trasparente, libera dal nostro smog cittadino,visitano con rispetto la nostra storia millenaria. Ed ecco scatti che si soffermano sui monumenti sbriciolati come sulle case appiattite da tetti spesso rimasti intatti ma che si sono abbattuti al suolo come scorci naturalistici e paesaggistici che rimangono tutt’oggi la forza di questa regione. Riprendo le strade verso il ritorno a casa spesso disastrate e transennate senza preoccuparmi di allungare i tempi di percorrenza, non serve aver fretta, moltissimo c’è da fare vedendo le casette dove sono stati alloggiati molti residenti,e continuo a ringraziarli per avermi gentilmente ospitata che un desiderio di vivere in quelle terre mi sta attanagliando da quando le ho perse di vista dallo specchietto retrovisore della mia auto”.