“Caruso a colori”: il bozzetto più bello è quello di Nicole. E dalla sua fantasia è nata una bambola

LASTRA A SIGNA – Ne avevamo parlato durante la fiera di Lastra a Signa che si è svolta alla fine di agosto. Fra le iniziative più apprezzate c’è stata infatti la mostra organizzata dall’Associazione Villa Caruso, “Caruso a colori”, all’interno dello Spedale di Sant’Antonio. Una mostra grazie alla quale è stato possibile ripercorrere le 61 […]

LASTRA A SIGNA – Ne avevamo parlato durante la fiera di Lastra a Signa che si è svolta alla fine di agosto. Fra le iniziative più apprezzate c’è stata infatti la mostra organizzata dall’Associazione Villa Caruso, “Caruso a colori”, all’interno dello Spedale di Sant’Antonio. Una mostra grazie alla quale è stato possibile ripercorrere le 61 opere che hanno visto come protagonista Enrico Caruso. Tutto questo grazie alle illustrazioni realizzate da Simone Pieralli e all’allestimento di Carmine Sanchirico e Roberta Becagli. Oltre a tante altre curiosità che riguardavano il grande tenore, come una parte degli oltre 300 reperti che fanno parte del percorso espositivo che è possibile visitare nelle sale della cinquecentesca Villa Caruso Bellosguardo (info www.villacaruso.it). Una mostra che ha visto protagonisti anche i bambini, chiamati a “inventare un vestito per Caruso” con colori e ritagli di stoffa grazie a dei bozzetti preparati appositamente per l’occasione. E l’obiettivo di essere premiati visto che quello che è piaciuto di più è diventato realtà grazie alle sapienti mani di Lidia Ester Cecchi, che ha già realizzato “Ghigo”, la mascotte del museo.

E nella giornata di ieri, giovedì 9 settembre, il sindaco di Lastra a Signa, Angela Bagni, ha consegnato alla piccola Nicole il premio sperato, una bellissima bambola realizzata proprio dal laboratorio “Pupazzi di Pezza” di Porto di Mezzo. Nicole, infatti, in occasione della fiera, aveva “costruito” un figurino di cartone raffigurante il suo personaggio femminile preferito, che poi è risultato quello più apprezzato. La figura di cartone è stata quindi trasformata in bambola, con il nome di Elsa. E la sua è stata quella che ha avuto più “like” sulla pagina Facebook del Museo Caruso dove sono state pubblicate tutte le immagini dei figurini in “gara”. “Complimenti a Nicole – scrive il sindaco sulla propria pagina Facebook – e a tutti i bambini, venticinque, che hanno partecipato”. Iniziative come questa, fra l’altro, proprio con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli all’opera, all’arte e alla musica, a Villa Caruso vengono organizzate regolarmente, proprio perché imparare divertendosi consente di formare una cultura di base che sicuramente – e non lo diciamo noi – aiuta a crescere.

(Nella foto qui in basso Elsa insieme ai figurini che rappresentano alcuni dei costumi usati in scena da Enrico Caruso)