“Caruso & Friends” il tenore-divo nel libro di Maurizio Sessa. Intervista all’autore

LASTRA A SIGNA – E’ considerato il “divo” per eccellenza e la sua vita, anzi la sua “voce” è avvolta da storie e leggende. Lui è Enrico Caruso, di professione tenore, nato a Napoli nel 1873 e morto nella stessa città proprio 100 anni fa. Ma chi era o, meglio, chi è Caruso? A scoprirlo […]

LASTRA A SIGNA – E’ considerato il “divo” per eccellenza e la sua vita, anzi la sua “voce” è avvolta da storie e leggende. Lui è Enrico Caruso, di professione tenore, nato a Napoli nel 1873 e morto nella stessa città proprio 100 anni fa. Ma chi era o, meglio, chi è Caruso? A scoprirlo attraverso i rapporti con i suoi amici, ci aiuta Maurizio Sessa, giornalista e scrittore, autore del libro uscito a fine luglio con la casa editrice Florence Art Edizione di Firenze, “Caruso & Friends. La nascita del re dei tenori”. Un libro che ha già suscitato interesse e curiosità e non solo dagli appassionati del tenore napoletano e del “bel canto” in genere. Nei giorni scorsi, Sessa è stato ospite anche della trasmissione di Rai Uno “Uno Mattina” per raccontare la nascita di quel divo tenore che con la sua voce ha affascintato molti.

Maurizio Sessa, la domanda è scontata: come è nata l’idea di raccontare Caruso attraverso i suoi “friends”, i suoi amici?

La molla è quella del collezionismo, come in tutti i miei libri parto da un oggetto, spesso una cartolina che richiama una particolare situazione, un’immagine che mi colpisce. Lavoro su materiale inedito cercando di forinire un piccolo contributo alla conoscenza di un personaggio o di un evento. Posso dire che in campo culturale non amo la ribollita, peraltro apprezzata da me al ristorante. In questo caso ho rinvenuto una serie di fotografie e ho voluto raccontare Caruso visto ‘dall’altra parte della barricata’ cioè dagli amici, da coloro che lo avevano conosciuto.

Ha riscontrato difficoltà nel raccogliere materiale e documenti per la pubblicazione?

Il progetto è nato in epoca pre-covid, ma la bibliografia su Caruso è vasta: quindi è stata una ricerca lunga. Il lavoro è continuato durante il periodo del Covid con tutte le difficoltà per la frequentazione delle biblioteche, ma in questo ho trovato anche qualche aiuto. Inoltre su Caruso il materiale è frammentario, molti dei documenti sono conservati da collezionisti tra New York, Lastra a Signa e Napoli. Per scrivere una biografia completa è necessario avere a disposizione tutto il materiale, ma quello che a me interessava era raccontare un particolare di questo personaggio, anzi di questo ‘divo’ perchè Caruso è stato il primo e vero divo.

Caruso e l’Italia, ma per restare nella Piana fiorentina, Caruso e Lastra a Signa dove è presente il Museo che porta il nome del tenore e la sua Villa Bellosguardo. Il libro ospita un contributo a Caruso di Andrea Bocelli e la prefazione di Gabriella Biagi Ravenni, ha ottenuto anche il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Comitato Carusiano. Nel libro si parla anche di Lastra a Signa, ha avuto contatti e informazioni anche dal museo di Lastra a Signa?

Il libro, come dicevo, è stato scritto durante il periodo di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria, ma il progetto era stato presentato anche al Comune di Lastra a Signa per correttezza vista la presenza del Museo dedicato a Caruso e successivamente ho ottenuto il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Comitato Carusiano. Ho inviato più di una mail al Museo Caruso, ma non ho ottenuto una risposta.