Casa Don Lelio: tutti i numeri del 2019. Con un’unica missione: quella dell’accoglienza

LASTRA A SIGNA – Numeri, cifre, il rendiconto dell’attività svolta nel corso del 2019 ma soprattutto la consapevolezza di svolgere un servizio importante al cospetto di chi sta vivendo un momento di difficoltà. Stiamo parlando della casa di accoglienza “Don Lelio”, struttura che fa capo alla parrocchia di Santa Maria a Castagnolo e che fa […]

LASTRA A SIGNA – Numeri, cifre, il rendiconto dell’attività svolta nel corso del 2019 ma soprattutto la consapevolezza di svolgere un servizio importante al cospetto di chi sta vivendo un momento di difficoltà. Stiamo parlando della casa di accoglienza “Don Lelio”, struttura che fa capo alla parrocchia di Santa Maria a Castagnolo e che fa parte della rete di ospitalità dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze. A gestirla sono il diacono Paolo Bendinelli insieme a sua moglie Stefania. E proprio in questi giorni hanno presentato il resoconto di quanto fatto nei mesi scorsi. “Il nostro programma è quello di apportare una serie di migliorie alla struttura – spiega Bendinelli – e renderla sempre più funzionale e accogliente per le famiglie che ospitiamo, programma che è continuato in tutto il 2019. Abbiamo curato in particolare il rinnovo delle camere, sia per quanto riguarda l’estetica che la sicurezza (gli arredi sono privi di angoli e ignifughi). Un impegno economico oneroso per le risorse disponibili, portato a termine grazie all’impegno dei nostri volontari nell’associazione Onlus “Amici di Casa don Lelio”. Nel 2020, invece, abbiamo in previsione di migliorare l’esterno della struttura con il potenziamento dell’illuminazione e l’installazione di una serie di sistemi di sicurezza. Come sempre dobbiamo ringraziare in modo particolare, insieme ai volontari, anche la generosità di tanti concittadini e in particolare l’amministrazione comunale di Lastra a Signa, sempre pronti ad aiutarci e a sostenere la nostre iniziative”. Gli ospiti accolti in totale al 31 dicembre 2019 sono stati 602 (204 nuclei familiari), con 190 piccoli pazienti e “numeri” superiori rispetto all’anno precedente. “La tipologia delle nostre accoglienze – continua Bendinelli – anche per il 2019 è stata quasi esclusivamente per brevi periodi: 9 nuclei familiari (25 persone) hanno superato i 30 giorni di permanenza. I restanti 195 nuclei familiari rientrano entro il mese di permanenza così suddivisi: 202 persone sono state accolte per una sola notte; 166 persone per due notti; le altre variano da tre a trenta giorni di permanenza. Sono aumentate anche in modo considerevole le accoglienze che noi garantiamo anche nei giorni festivi, sabato e domenica compresi: 208 persone accolte nel 2019 rispetto alle 133 del 2018. A conferma del fatto che siamo disponibili ad accogliere sempre e in ogni momento per soddisfare qualsiasi esigenza. I servizi di trasporto effettuati con nostro mezzo per le famiglie non automunite sono stati 375 per un totale di 11.909 chilometri percorsi”. “Le presenze dei volontari, compresi quelli organizzati nella nostra associazione di riferimento, sia nella struttura che in manifestazioni varie e mercatini sono state 801 unità per 3.051 ore complessivamente passate al servizio della struttura. Ma quello di Casa Don Lelio è un impegno che non si ferma e “che sarà sempre orientato – conclude Bendinelli – a migliorarci e a operare tutti quei cambiamenti che sappiano andare incontro alle esigenze e alla sicurezza dei nostri ospiti. e famiglie ospitate e in particolare i loro figli devono sentire il calore e l’affetto di tutti quelli che si dedicano a loro. Devono sentirsi a come a casa loro. Questa è e rimane la nostra unica missione”.