Caserma dei carabinieri: il Ministero dell’Interno non paga l’affitto

SESTO FIORENTINO – Situazione imbarazzante. Così il sindaco Gianni Gianassi definisce i rapporti che si sono creati tra l’amministrazione comunale e il Ministero dell’Interno per la caserma dei carabinieri di via Corsi Salviati. Secondo quanto era stato stabilito dagli accordi con il trasferimento della caserma nell’attuale stabile di via Corsi Salviati erano stati decisi dopo […]

SESTO FIORENTINO – Situazione imbarazzante. Così il sindaco Gianni Gianassi definisce i rapporti che si sono creati tra l’amministrazione comunale e il Ministero dell’Interno per la caserma dei carabinieri di via Corsi Salviati.
Secondo quanto era stato stabilito dagli accordi con il trasferimento della caserma nell’attuale stabile di via Corsi Salviati erano stati decisi dopo alcuni anni di concordato gratuito al termine dei quali sarebbe entrato in vigore il canone di locazione di 112mila euro annuali. Al termine del periodo di concordato gratuito il Ministero degli Interni tramite la Prefettura di Firenze ha informato il Comune dell’impossibilità di pagare il canone di affitto a causa di carenza di fondi. “E’ sconcertante – dice il sindaco Gianassi – con una decisione dell’organo del Governo che non è in carabinieri-caserma-sesto-489grado di rispettare l’accordo, che non riesce a pagare l’affitto. E’ una vicenda imbarazzante e pretendiamo il rispetto di quanto pattuito ed è lo Stato che deve mantenere gli impegni presi. C’è la violazione di un contratto scritte e le cifre, cioè il canone di locazione, è stata decisa dall’Agenzia del Demanio”.
La vicenda della nuova caserma dei carabinieri è iniziata il 22 febbraio 2001 quando la compagnia di Signa denuncia le carenze igienico-sanitari della Stazione di via Manara. Due mesi dopo il sindaco propone la localizzazione di una nuova caserma e nel 2002 il sindaco propone via Corsi Salviati ristrutturata in comodato gratuito fino al 2004 e nel 2003 viene ribadita la disponibilità con un’ipotesi di comodato gratuito per 5 anni.
Così il 21 dicembre 2004 viene stipulato il contratto con previsione di durata di 5 anni dove all’articolo 4 si precisa che “alla scadenza del presente contratto l’immobile sarà utilizzato ancora quale sede della stazione dei carabinieri di Sesto, in forza di un contratto di locazione che sarà sottoscritto ai sensi della L392/78, previo parere di congruità della locale Agenzia del Demanio sull’importo del canone di locazione richiesto dal Comune proprietario”.
L’immobile viene consegnato il 16 gennaio 2007 dopo i lavori di ristrutturazione di 1.888.000 euro, il Ministero dell’Interno chiede la proroga del comodato gratuito a 6 anni, mentre viene deciso il canone di affitto futuro in 112.482 euro. Il 2 marzo 2011 la Prefettura trasmette uno schema per il futuro contratto di locazione.
Caserma CC prima pietra 5Tutto precipita quest’anno, allo scadere dei 6 anni di comodato gratuito.
Il 7 gennaio scorso viene dato il nulla osta alla spesa dell’Agenzia del Demanio e il 7 marzo scorso una nota della Prefettura rende noto che il Ministero dell’Interno comunica che non è in grado di assicurare la stipula del contratto per la mancanza di copertura finanziaria e chiede un nuovo comodato senza previsione di sottoscrizione di contratto di locazione.
Il 21 marzo scorso il sindaco Gianassi invia una lettera al Ministero dell’Interno che esprime l’assoluta inaccettabilità.
“Il Ministero – precisa il sindaco – dovrà corrispondere un’indennità di occupazione commisurata al canone di locazione dal 15 gennaio scorso. In caso di mancata stipula del contratto di locazione si avvia l’azione giudiziaria. Il costo del comodato in questi anni è stato di 674.892 euro”.