CALENZANO – “La nuova tassa di soggiorno è da rivedere”. Ad affermarlo è la consigliera di FdI Monica Castro dopo l’approvazione in consiglio comunale. Castro punta il dito sull’aumento della tassa di soggiorno anche per gli alberghi di categorie più basse. “Aumentare la tassa di soggiorno, in alcuni casi raddoppiarla, come per gli hotel a 2 stelle e residenze turistiche è un errore. – precisa Castro – Si poteva fare un aumento graduale come hanno sempre fatto la maggior parte dei Comuni e cioè di 50 centesimi invece di un euro. Senza contare l’aumento dei giorni di applicazione. Più che raddoppiati. Un lavoratore che pernotta a Calenzano per 5 giorni in un hotel a 3 stelle, dovrà pagare 15 euro di tassa di soggiorno”.
Secondo la consigliera di FdI l’aumento non corrisponderebbe ai servizi offerti. “Mi chiedo per cosa. – precisa Castro – Quali servizi aggiuntivi avrà questo lavoratore? I mezzi pubblici a Calenzano sono un vero e proprio problema. Avere un taxi a Calenzano è come fare un terno al lotto. I servizi dove sono ubicati gli hotel sono praticamente inesistenti. Gli alberghi a Calenzano sono quasi tutti decentrati. E quindi mi chiedo ancora una volta, perché applicare una tassa di soggiorno così alta? Perché penalizzare i lavoratori che soggiornano per necessità? Uniformare questa tassa a quella applicata a Firenze dove praticamente ci sono tutti i servizi è un suicidio per tutta la categoria. Questa tassa è da rivedere”.
Secondo Castro l’aumento coglie di sorpresa la categoria degli albergatori: “La categoria non è neanche stata avvisata. Molti alberghi hanno già prenotazioni per il 2025 e hanno già comunicato la tassa di soggiorno ai clienti. Come faranno a correggerla? Sarebbe anche utile che il Comune producesse un documento per certificare la quota di tassa di soggiorno che dovrà versare il cliente per quella struttura. Una certificazione che aiuterebbe il gestore a far capire al cliente che questa onerosa tassa va poi nelle casse del Comune e non dell’albergatore”.