CALENZANO – Una interrogazione a risposta scritta sulla situazione dei cattivi odori a Settimello e sulle procedure di rilevazione da parte di Arpat, è stata presentata, ieri pomeriggio nel consiglio comunale dal consigliere del gruppo misto Americo D’Elia. L’interrogazione segue l’interpellanza presentata sempre dal consigliere D’Elia, sullo stesso tema.
“Il 31 ottobre si è tenuto un ulteriore incontro tra l’amministrazione comunale, Arpat e l’Università di Firenze per pianificare le azioni future per il monitoraggio dell’aria a Settimello – dice D’Elia – Dopo la prima richiesta fatta ad Arpat, l’amministrazione ha ottenuto l’installazione della centralina mobile. La beffa è che le stesse saranno posizionate a Settimello a partire da gennaio, per quindici giorni in ogni stagione dell’anno, e serviranno al rilevamento del Pm10 e del Pm2,5. E (forse) dalla fine di marzo, quando la centralina dell’Università sarà libera da altri progetti, si installerà nella stessa zona anche questo tipo di centralina, che analizzerà l’aria dal punto di vista qualitativo, per differenziare le varie sorgenti delle emissioni. Ritengo che sia solo un voler perdere tempo per non arrivare al problema”.
“Ormai da anni i cittadini segnalano tale problema – prosegue D’Elia – sia per iscritto medianti segnalazioni giunte all’ente, sia pubblicamente su organi di stampa e social e sia con varie assemblee pubbliche, senza ricevere una risposta chiare, per questo ho chiesto anche un accesso agli atti per sapere il numero delle segnalazioni dal 2015 ad oggi. Con questi due ultimi incontri Arpat, l’agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana è pienamente consapevole del problema ed è stata messa a conoscenza della problematica in maniera istituzionale ed ufficiale e non interviene prontamente omettendo un atto del proprio ufficio. La Legge regionale 22 giugno 2009, 30 nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat). Pubblicata nel Bollettino Ufficiale 22, parte prima, del 26.06.2009, all’Art. 2 Finalità dell’Arpat recita: “L’Arpat concorre alla promozione dello sviluppo sostenibile e contribuisce al mantenimento e al migliorame nt o sostanziale e misurabile dell’ambiente in Toscana, mediante lo svolgimento delle funzioni pubbliche di tutela dell’ambiente e della salute di cui agli articoli 5 e 10”. Nell’interpellanza viene chiesto di: “sapere se tale omissione da parte di Arpat è stato segnalato alla Regione Toscana? Se sono state fatte segnalazioni all’autorità giudiziaria per tale omissione? Se ritiene lecito il comportamento di Arpat nei confronti dei propri cittadini? Altresì chiede se queste segnalazioni di cattivi odori inviate anche all’Asl? Chi ha deciso di aspettare ancora per le rilevazioni facendole partire solo da gennaio 2020?”.