Cavalli chiude (anche) bar e boutique per aprire in Cina: la rabbia dei lavoratori

SESTO FIORENTINO – Quando parli di Roberto Cavalli, gioco forza parli anche di Sesto Fiorentino. Bisogna guardare in un’ottica più complessiva, quindi, anche la vicenda della sua boutique e del Bar Giacosa nel centro di Firenze, dei quali ieri è stata annunciata la chiusura. Una vicenda su cui è intervenuta, con una nota, la Filcams […]

SESTO FIORENTINO – Quando parli di Roberto Cavalli, gioco forza parli anche di Sesto Fiorentino. Bisogna guardare in un’ottica più complessiva, quindi, anche la vicenda della sua boutique e del Bar Giacosa nel centro di Firenze, dei quali ieri è stata annunciata la chiusura. Una vicenda su cui è intervenuta, con una nota, la Filcams Cgil: “Restiamo sgomenti di fronte all’azione di Cavalli, che annuncia la chiusura della boutique e del Bar Giacosa e proclama l’apertura di una nuova boutique a Pechino. Sicuramente con questo atto Cavalli cavalca bene la moda nel mondo, ma a Firenze scalcia i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, in quanto tenta un confronto individuale coi dipendenti non garantendo loro una azione collettiva”. E ancora: “Di fronte a tutto ciò pretendiamo appropriate risposte sul futuro dei lavoratori fiorentini da parte dell’imprenditore di fama internazionale. Per questo, abbiamo chiesto l’apertura d’urgenza del tavolo di unità di crisi presso la città Metropolitana di Firenze, nel quale chiederemo chiarimenti al campione della moda”.