Ceccherini (Gruppo Misto) “al Consiglio sull’aeroporto non potranno intervenire i Comitati”

SESTO FIORENTINO – Si terrà il 9 aprile e non il 7 aprile il consiglio comunale aperto dedicato all’aeroporto. La decisione di slittare di due giorni la data della serata è stata presa dal Consiglio in seguito alle richieste del consigliere del Gruppo Misto Mauro Ceccherini perché sarebbe stato “in concomitanza con l’evento calcistico Fiorentina-Juventus”. […]

SESTO FIORENTINO – Si terrà il 9 aprile e non il 7 aprile il consiglio comunale aperto dedicato all’aeroporto. La decisione di slittare di due giorni la data della serata è stata presa dal Consiglio in seguito alle richieste del consigliere del Gruppo Misto Mauro Ceccherini perché sarebbe stato “in concomitanza con l’evento calcistico Fiorentina-Juventus”.
Ceccherini aveva chiesto di spostare il consiglio comunale aperto “in un luogo più capiente della sala consiliare”, ma questa richiesta, dice il consigliere del Gruppo Misto “è stata purtroppo seccamente respinta dalla Presidente del Consiglio che – prosegue Ceccherini – come motivazione, ha addotto la necessità di non gravare economicamente sull’Amministrazione: si sarebbe potuto benissimo organizzare il Consiglio presso la Biblioteca Ragionieri di proprietà pubblica, ad esempio, ampliando così l’accoglienza a fronte di spese minime ed irrisorie”. E’ stata anche respinta la richiesta del consigliere Ceccherini di invitare a parlare durante la seduta del consiglio sull’aeroporto il portavoce dei Comitati della Piana, Gianfranco Ciulli. “Sia la Presidente del Consiglio, che tutti gli altri capigruppo – dice Ceccherini – sono stati concordi nel definire l’invito a Ciulli come una cosa improponibile ed un ‘precedente pericoloso’ Una simile posizione da parte dei politici, verso i comitati, è inaccettabile, in quanto pretestuosa ed arrogante: i rappresentanti dei comitati, infatti, risultano spesso e volentieri più informati e competenti di qualunque politico ed al pari dei tecnici coinvolti”.
“Ciò che maggiormente è dispiaciuto, – dice Ceccherini – è stata la motivazione ostativa secondo la quale un Consiglio Comunale non può diventare uno ‘sfogatoio’; togliendo la parola ai cittadini ed ai loro portavoce, si esasperano certamente gli animi”.