Cento anni dalla nascita di don Milani: si è insediato il Comitato che vuole far riscoprire l’eredità lasciata dal Priore

FIRENZE – Il 2023 sarà l’anno del centenario dalla nascita di don Lorenzo Milani, nato il 27 maggio 1923. E oggi, martedì 6 dicembre, si è insediato il Comitato nazionale per il centenario della nascita del sacerdote nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze che ha ospitato l’evento. Il […]

FIRENZE – Il 2023 sarà l’anno del centenario dalla nascita di don Lorenzo Milani, nato il 27 maggio 1923. E oggi, martedì 6 dicembre, si è insediato il Comitato nazionale per il centenario della nascita del sacerdote nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, sede della Città Metropolitana di Firenze che ha ospitato l’evento. Il Comitato, presieduto da Rosy Bindi, nasce per iniziativa della Fondazione don Lorenzo Milani, dell’Istituzione don Lorenzo Milani di Vicchio e dell’Associazione di Volontariato Gruppo don Lorenzo Milani di Calenzano, guidati rispettivamente da Agostino Burberi per la Fondazione, Leandro Lombardi per l’Istituzione e Alessandro Santi per l’Associazione di Volontariato.

Ne fanno parte personalità individuate dai promotori e provenienti dai mondi che l’opera di don Milani ha toccato con originalità: chiesa (Arcidiocesi di Firenze, Conferenza Episcopale Italiana), scuola (pedagogisti, dirigenti scolastici, insegnanti), istituzioni/sociale (Ministeri della cultura e dell’istruzione, Regione Toscana, Comuni di Firenze Vicchio Calenzano e Montespertoli, sindacati); del Comitato fanno poi parte docenti universitari e studiosi di don Milani. All’insediamento sono state presentate le linee guida che orienteranno il lavoro del Comitato per il biennio 2023-2024: “Il centenario – si legge in una nota – vuole innanzitutto promuovere l’approfondimento e la riflessione sull’attualità dell’azione e del pensiero di don Milani, con l’ambizione di sollecitare, ispirati dalla figura del Priore, un impegno diffuso e una larga partecipazione alla realizzazione di un futuro più giusto per tutti. Alle iniziative promosse dal Comitato se ne affiancheranno, come peraltro sta già succedendo, molte altre programmate in autonomia da istituzioni scolastiche, istituzioni locali, parrocchie, associazioni sindacali e culturali”.

“Un’occasione dunque – conclude il comunicato – per incoraggiare il maggior numero di soggetti individuali e collettivi, anche di ambiti diversi tra loro, a riscoprire e rendere feconda l’eredità di questo gigante della fede e dei valori civili, che ha considerato l’educazione e la scuola di tutti e per tutti come strumento fondamentale per l’attuazione della democrazia costituzionale e la Chiesa come “la sua sposa” che dà voce alle speranze degli ultimi”.