Centro-destra: al centro del dibattiito c’è il mercato. Nel capoluogo e nelle frazioni

CAMPI BISENZIO – Mercato settimanale del sabato al centro del dibattito per alcune delle forze che fanno parte del centro-destra campigiano, anche se per motivi diversi. Per il candidato sindaco Maria Serena Quercioli e Fratelli d’Italia, quello di ieri, festa del 2 giugno, “è stato un mercato deserto”. Paolo Gandola, invece, capolista di Forza Italia, […]

CAMPI BISENZIO – Mercato settimanale del sabato al centro del dibattito per alcune delle forze che fanno parte del centro-destra campigiano, anche se per motivi diversi. Per il candidato sindaco Maria Serena Quercioli e Fratelli d’Italia, quello di ieri, festa del 2 giugno, “è stato un mercato deserto”. Paolo Gandola, invece, capolista di Forza Italia, è voluto tornare “sulla mancanza dei piani di sicurezza”. Ma andiamo con ordine. “Un mercato deserto, con soli quattro banchi la mattina è l’immagine simbolo dell’approssimazione con cui è solita lavorare l’amministrazione Fossi. – dichiarano Maria Serena Quercioli, Francesco Torselli e Claudio Gemelli, rispettivamente coordinatore regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia – una gestitone senza pianificazione del mercato: la mattina di sabato 2 giugno il mercato sguarnito con pochi banchi e tutta la strada chiusa significa un danno di immagine grosso per la città e il mercato stesso. Chiedere agli ambulanti, di giovedì, di organizzarsi per mettere in piedi il mercato al sabato mattina, significa non avere la benché minima idea di cosa significa organizzare il lavoro”.

“Se c’è un argomento che è rimasto finora fuori dai temi del dibattito della campagna elettorale è quello dei mercati cittadini. Da anni, infatti, – ha detto Gandola – a Campi Bisenzio, i mercati si svolgono in assenza di regolari piani di sicurezza. E’ ora di porre rimedio anche a questo. Il mercato del sabato pomeriggio in centro è fortemente attrattivo e va valorizzato e ampliato a tutta la giornata del sabato. Tuttavia non possiamo consentire che il mercato si svolga in assenza di necessari di piani di sicurezza. L’amministrazione comunale, infatti, anche in relazione alla Circolare del Ministero dell’Interno numero 3794 del 2014, in tutti questi anni non ha mai provveduto ad approvare il Piano di Sicurezza dei mercati presenti a Campi. Il documento dovrebbe definire le procedure da attivare e le figure che devono intervenire in caso di emergenza, individuare i punti di ritrovo e identificare gli accessi e la viabilità dei mezzi di emergenza. Ciò dovrebbe riguardare il mercato del capoluogo come quelli presenti a Capalle e San Donnino. Se a Capalle e San Donnino le accortezze e le modifiche da assumere sono di poca entità, il tema centrale sarà come sviluppare il mercato del centro per metterlo in sicurezza. Al riguardo, dovremo avviare un tavolo di confronto con gli ambulanti, le associazioni di categorie interessate e la Polizia Municipale per vagliare le diverse opportunità. Ad oggi quella più plausibile è rappresentata dallo spostamento dei banchi da via Buozzi e via Don Gnocchi. Una ipotesi che ci convince e che vaglieremo subito con tutti i soggetti interessati. Per il resto, da parte nostra, non verrà mai meno il dialogo ed il confronto con i 119 ambulanti che risultano oggi avere le concessioni di cui 13 per gli ambulanti del mercato di Capalle, 21 per quello di San Donnino e 85 per gli operatori che attualmente operano al mercato del capoluogo”.