Centro-destra: “Campi zona rossa? Servono provvedimenti seri per evitare che i contagi aumentino”

CAMPI BISENZIO – “La città di Campi Bisenzio è costretta ancora oggi a rimanere in zona rossa con grave pregiudizio per tantissime attività economiche che non possono riaprire. Al riguardo, però, quante e quali sono le responsabilità dell’amministrazione comunale e delle istituzioni regionali? Diciamo le cose come stanno: quanto ha pesato aver autorizzato, senza effettuare […]

CAMPI BISENZIO – “La città di Campi Bisenzio è costretta ancora oggi a rimanere in zona rossa con grave pregiudizio per tantissime attività economiche che non possono riaprire. Al riguardo, però, quante e quali sono le responsabilità dell’amministrazione comunale e delle istituzioni regionali? Diciamo le cose come stanno: quanto ha pesato aver autorizzato, senza effettuare alcun tampone preventivo anti-Covid, le gare dei campionati italiani di corsa campestre e quanto sta pesando non aver chiuso tutte le aree verdi e i giardini pubblici? Ora basta, l’amministrazione comunale assuma provvedimenti seri, ne va della salute l’intera nostra comunità”. A parlare così sono Paolo Gandola, capo gruppo di Forza Italia, Maria Serena Quercioli, capo gruppo di Liberi di Cambiare, Gianni Baudo del gruppo misto e Vanessa Fiaschi, consigliera comunale della Lega che aggiungono: “Nell’ultima settimana a Campi Bisenzio si sono registrati 177 positivi, si tratta di numeri record che devono obbligatoriamente sollecitare l’immediata adozione di misure serie per evitare gli assembramenti. E invece, mentre a Lastra a Signa ed a Signa le aree pubbliche sono stati chiuse oramai da molte settimane a Campi Bisenzio assistiamo ad un “bomba libera” tutti e all’assenza di necessari controlli. Non è più tollerabile assistere ad una situazione del genere. Il sindaco del nostro Comune, quale autorità sanitaria locale, non può limitarsi a pubblicare sterili appelli sui social, serve l’adozione immediata di misure che frenino l’ondata al rialzo dei contagi. Al contempo è necessario individuare risorse  certe, nei capitoli del bilancio comunale, per corrispondere, al pari di quanto fatto da centinaia di amministrazioni locali in tutta Italia, indennizzi una-tantum da riconoscere alle tante attività economiche costrette a rimanere chiuse. Non si governa una città con i post sui social, si governa adottando provvedimenti certi, assumendo scelte forti e mettendo a disposizione risorse certe. Tutte cose che l’amministrazione comunale non è stata finora in grado di effettuare”.