Centro di salute mentale, per una “nuova” sede se ne riparla ad anno nuovo

CAMPI BISENZIO – Il 2024 è destinato a chiudersi senza la soluzione richiesta – oltre che auspicata – dai familiari dei pazienti che frequentavano il Centro di salute mentale all’interno della ex Asl di via Rossini a Campi Bisenzio. Infatti, dopo la protesta nel giorno dell’anniversario dall’alluvione di un anno fa proprio di fronte all’ingresso […]

CAMPI BISENZIO – Il 2024 è destinato a chiudersi senza la soluzione richiesta – oltre che auspicata – dai familiari dei pazienti che frequentavano il Centro di salute mentale all’interno della ex Asl di via Rossini a Campi Bisenzio. Infatti, dopo la protesta nel giorno dell’anniversario dall’alluvione di un anno fa proprio di fronte all’ingresso dell’ex Distretto sanitario, c’è stato un incontro (programmato da tempo per la verità) in Comune a Signa a cui erano presenti gli assessori competenti dei tre Comuni – Campi Bisenzio, Calenzano e Signa – e alcuni dei medici che lavorano al Centro. Ma l’unica ipotesi prospettata di fronte alla necessità, più volte espressa, di avere a disposizione locali adeguati in dimensione e organizzazione che consentano di eseguire le proprie attività di cura nel rispetto della sicurezza dei pazienti, dei lavoratori e la relativa tutela della privacy, è stata la conferma della disponibilità di due stanze in più presso la sede della Pubblica Assistenza di Campi Bisenzio, in via Orly. Da novembre del 2023 infatti, le persone che frequentavano il Centro sono state dislocate in parte presso alcuni locali dell’associazione e in parte a Signa, in via La Pira, in quella che una volta era la sede della Asl.

Il problema, tuttavia, in base alle informazioni fin qui raccolte, è che il contratto di affitto fra la stessa Pubblica Assistenza e la Asl sia ancora in fase di discussione e che comunque si possa parlare dell’inizio di questo servizio in più solo a partire dal 1 gennaio 2025. Quel che è certo è che tra i familiari dei frequentatori del Centro, riuniti nell’Associazione Fenice Familiari Salute Mentale, la sensazione che emerge in questo momento è di “sgomento”, ma anche di “dispiacere”. Si parla di “numeri” importanti, ovvero di tremila pazienti (250 la settimana) che hanno a che fare con una trentina di operatori. “Dopo la chiusura della Asl – spiegano dall’associazione – gli spazi disponibili, oltre a essere ristretti e limitanti, sono “mescolati” a quelli di altre specialistiche con bisogni differenti e incompatibili con la salute mentale”. Una situazione, quindi, per loro insostenibile, nella speranza che possa essere risolta quanto prima e in attesa che si concretizzi davvero il progetto della Casa della salute a Campi Bisenzio che dovrebbe ospitare anche la nuova sede del Centro di salute mentale. Al contrario sembra essere definitivamente tramontata l’ipotesi di Villa Alberti, acquistata di recente dal Comune di Signa, e comunque ritenuta non idonea per questo tipo di servizio.