Cgil Prato, Funzione pubblica Cgil e Fiom Cgil Toscana unite nella “lotta”: “Una soluzione va trovata ora, non fra qualche anno”

CAMPI BISENZIO – “Piena solidarietà ai lavoratori della Gkn. La Camera del Lavoro mette a disposizione le sue strutture a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori e della loro mobilitazione”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil di Prato, Lorenzo Pancini, dopo il licenziamento collettivo operato dalla multinazionale dei dipendenti dello stabilimento di Campi […]

CAMPI BISENZIO – “Piena solidarietà ai lavoratori della Gkn. La Camera del Lavoro mette a disposizione le sue strutture a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori e della loro mobilitazione”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil di Prato, Lorenzo Pancini, dopo il licenziamento collettivo operato dalla multinazionale dei dipendenti dello stabilimento di Campi Bisenzio. “Quanto sta accadendo – continua Pancini – non ha alcuna ragione d’essere, anche alla luce, come sottolineato dalla Fiom nazionale e di Firenze e Prato, dell’avviso comune firmato dalle parti sociali e dal governo lo scorso 29 giugno, e dei meccanismi di gestione delle crisi previsti dalla legge e dal contratto nazionale”.

“La Cgil di Prato – prosegue il suo segretario generale – si associa e sostiene le richieste di ritiro dei 422 licenziamenti e di attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dalle norme vigenti, nonché chiede a gran voce che Regione Toscana e istituzioni locali si attivino a loro volta per la convocazione urgente di un tavolo al Ministero dello sviluppo. Non è assolutamente ammissibile che si intenda far pagare ai lavoratori l’uscita dalla pandemia, né che da parte delle imprese e delle loro associazioni si intenda scaricare il costo della crisi su chi per vivere deve lavorare, provocando un’inutile dramma sociale di cui sono vittime i lavoratori e le loro famiglie, e un grave danno economico ai territori, compreso il tessuto economico pratese. Ricordo infatti che sono molti i lavoratori pratesi impiegati alla Gkn di Campi Bisenzio. E’ già alto il tributo che Prato ha dovuto pagare in quest’anno pandemico, 2.150 posti di lavoro persi nel 2020, non è necessario che a questo già insostenibile peso si aggiunga un altro pesante attacco ai livelli di vita e di esistenza dei lavoratori, con la prosecuzione dei processi di deindustrializzazione che investono il tessuto pratese e fiorentino”.    

Ma anche Cgil e Fiom Cgil Toscana, per voce di Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana e Massimo Braccini segretario generale Fiom Cgil Toscana, hanno voluto esprimere la loro vicinanza ai lavoratori della Gkn: “Quanto successo ai lavoratori della Gkn che fino alle sei della mattina erano al lavoro, già perché il lavoro non manca alla Gkn, è alle 10, con una mail, sono stati mandati a casa, è inqualificabile. Un affronto al mondo del lavoro, a Firenze, alla Toscana e all’Italia tutta. Non lasceremo soli questi lavoratori a cui va tutta la nostra partecipe solidarietà, risponderemo come sappiamo fare, con la mobilitazione. La Cgil e la Fiom proporranno a Cisl e Uil e alle loro categorie una risposta a livello regionale, perché il problema va ben oltre Firenze, i 422 della Gkn e gli altri dell’indotto. Ne discuteremo con i lavoratori della Gkn in assemblea permanente che incontreremo lunedì. Per l’intanto diciamo a Draghi e ai suoi ministri: una soluzione va trovata ora, non fra qualche anno. Il problema dovrebbero conoscerlo, ci sono multinazionali che arrivano, prendono, consumano territorio e scappano lasciando macerie sociali. In Italia possono farlo, non è così in altri paesi anche a noi molto vicini, si provveda”.

Spazio infine a Funzione Pubblica Cgil Toscana che “si mette a disposizione per supportare le iniziative di resistenza e lotta che verranno stabilite dalle assemblee dei lavoratori, inclusi quelli dell’indotto, ma vuole anche evidenziare un supporto politico a favore della socializzazione delle lotte per il mantenimento del posto di lavoro. Per questo, ha proclamato a livello regionale, lo stato di agitazione per tutto il comparto pubblico in solidarietà con la dismissione dell’ennesima realtà industriale della nostra regione”: a parlare così è Bruno Pacini, segretario generale della Fp Cgil Toscana, che aggiunge: “Non sono secondarie le modalità con cui si è comunicata alla Rsu la procedura di licenziamento collettivo: 422 lavoratori che vengono denominati “l’esubero” con una ferocia imprenditoriale priva di scrupolo e responsabilità sociale. La ricaduta di questa scelta sconsiderata coinvolge in primo luogo i lavoratori Gkn, ma non vanno dimenticati quelli dei vari servizi in appalto, necessari al funzionamento di un sito industriale così complesso e importante”. Tutta la categoria è solidale e deciderà nei prossimi giorni le iniziative di supporto alla vertenza. La Categoria chiederà alle sue Rsu nei vari enti e aziende pubbliche e private di indire assemblee o decidere iniziative di sostegno e solidarietà alla vertenza. “Siamo tutte e tutti lavoratori coinvolti da questo sistema, – conclude Pacini – che tritura le persone come esuberi: la vertenza Gkn è di tutti, e con tutti saremo uniti a resistere lottando”.