SESTO FIORENTINO – Si chiama Check up imprese, ed è il nuovo servizio che mette a disposizione Cna per la sicurezza sul lavoro nell’ambito del progetto Inside Osmannoro, finanziato dalla Regione Toscana fino a tutto il 2020, dove il Comune di Sesto Fiorentino è capofila e coinvolge i Comuni di Campi Bisenzio, Firenze e Prato.
Inside Osmannoro è lo sportello di informazione per i residenti e gli imprenditori cinesi di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Firenze, Prato ed Empoli. Il servizio che Cna mette a disposizione è gratuito: un gruppo di tecnici sono chiamati dalle imprese a verificare la sicurezza con le loro attività. I tecnici di Ambiente Impresa di Cna potranno verificare in base alle diverse attività delle molte imprese i possibili rischi legati ad attrezzature, sostanze e preparati chimici, caratteristiche dei luoghi di lavoro, rumori, vibrazioni, messa a terra degli impianti. In casi di irregolarità verranno suggerite le necessarie misure di protezione e prevenzione da adottare.
A presentare il progetto Check Up Imprese, questo pomeriggio a Sesto Fiorentino, oltre al sindaco Lorenzo Falchi e all’assessore Massimiliano Kalmeta, il console generale della Repubblica Popolare cinese Wang Wengang l’assessore regionale Vittorio Bugli, il direttore del dipartimento di prevenzione Ausl Toscana centro Renzo Berti, l’assessore di Campi Bisenzio Luigi Ricci, l’assessore di Firenze Lucia De Siervo e il direttore della Cna Fabrizio Cecconi. Per informare sul nuovo servizio saranno distribuiti alla comunità cinese oltre 5mila volantini in doppia lingua italiano e cinese.
“In 5 anni – ha spiegato Berti – sono state fatte 14mila ispezioni e sono stati formati 74 operatori per combattere l’irregolarità. Oggi gli abusivi sono meno del 90%, gli impianti elettrici fatiscenti siamo meno dell’80%, le carenze igieniche generali si sono ridotte del 68%, i provvedimenti di sequestro e di chiusura situazioni dove i rischi sono molto gravi meno del 96%, le prescrizioni meno del 40% e meno del 53% le notizie di reato”.
L’assessore Ricci ha ricordato l’impegno del Comune di Campi Bisenzio nei confronti del progetto, “perché non si ferma – ha detto – ai confini ma va oltre. A Campi il 20% della popolazione è straniera e di questo il 12% è cinese e un terzo delle aziende campigiane è straniera”.